Cronaca

Una folla commossa saluta a Gussola Giovanna Bettini

Partendo dal Vangelo delle Beatitudini, don Ettore ha parlato del “Mistero della Vita, che noi non riusciamo a capire”. In particolare il parroco gussolese si è rivolto al marito e ai figli di Giovanna.

Nella foto la chiesa gremita per l'ultimo saluto a Giovanna Bettini

GUSSOLA – Una chiesa parrocchiale di Gussola gremita all’inverosimile e con molti fedeli rimasti anche sul sagrato esterno ha seguito in un silenzio quasi irreale e commosso il funerale di Giovanna Bettini, ex impiegata postale molto apprezzata in tutto il circondario Casalasco scomparsa improvvisamente per un malore nella giornata di lunedì, poco dopo essersi alzata dal letto, a soli 55 anni.

Le esequie sono state celebrate dal parroco don Ettore Conti assieme ad altri cinque sacerdoti alle ore 10: a seguire il feretro il marito di Giovanna, Umberto Feroldi, i figli, i fratelli, tutti i parenti più stretti e i tanti amici, conoscenti o ex colleghi della donna. Partendo dal Vangelo delle Beatitudini, don Ettore ha parlato del “Mistero della Vita, che noi non riusciamo a capire”. In particolare il parroco gussolese si è rivolto al marito e ai figli di Giovanna, sottolineando quanto la figura della madre e della moglie si senta nella sua assenza, che spesso si avverte più della presenza, importante ma discreta, di un ruolo così significativo nella quotidianità.

“Accanto alle gioie, nella Vita arrivano le difficoltà e il dolore e noi non possiamo che essere consolati da colui che ci dà la Vita – ha spiegato don Ettore – perché per noi il concetto di Eternità è difficile da comprendere. Solo l’amore di Dio può indicarci la via per capire, anche se adesso ci sentiamo molto soli”. Don Ettore ha chiuso l’omelia dipingendo un breve ma azzeccato ritratto di Giovanna: “La sua è stata una testimonianza semplice e generosa che ha lasciato il segno nella storia della comunità di Gussola. Giovanna ora da lassù prega già per i suoi cari e per tutti voi, che l’avete conosciuta e apprezzata”.

Giovanni Gardani

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