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Pomì, tra poco conosci il tuo futuro. Il sogno è Dresda, l'incubo Ekaterinburg

Verrà reso noto il nome della squadra che ospiterà le final four e che dunque si qualificherà direttamente a quella fase: nel dopo gara Caprara, tecnico dell’Eczacibasi, ha escluso che sarà il suo club a organizzare.

Nella foto un momento dell'ultima sfida della Pomì nel girone (foto Sessa)

CASALMAGGIORE – E’ tutto pronto in Lussemburgo per comprendere il futuro europeo delle magnifiche 13, ossia delle prime e seconde dei sei gironi di Champions League più la miglior terza. A tal proposito, diciamo subito che il passaggio del turno del Chemik Police proprio come terza del girone è un premio meritato alla pool C: giusto insomma che dal raggruppamento universalmente riconosciuto come il più difficile di tutti, sia uscita una qualificata in più.

Gli incastri del sorteggio sono abbastanza “legati”, anche se va detto che non esistono a livello regolamentare paletti rigidi. Si tratta cioè di un sorteggio quasi “pilotato” e basato sul buon senso, per favorire il passaggio del turno verso la fase calde della Champions del maggior numero di nazioni possibile: alle ore 11, la Pomì conoscerà il proprio futuro e la propria avversaria. Dovendo affrontare una seconda e non potendo sfidare l’Eczacibasi Istanbul (già affrontata nel girone) e la Nordmeccanica Piacenza (in quanto italiana), a Casalmaggiore restano Lokomotiv Baku, Ekaterinburg, Sopot e Dresda. Proprio le tedesche sono forse il vaso di coccio, dunque l’avversaria più appetibile, sia a livello logistico che tecnico, essendosi qualificate più per il “suicidio” sportivo del Wroclaw, cui bastava superare Baku, ultimo e a zero, e che invece si è fatto superare in casa.

Da scongiurare, anche per un problema di viaggi e chilometri, le trasferte in casa Lokomotiv Baku e ad Ekaterinburg, la più lunga di tutte con i suoi 4586 chilometri: un’odissea. Da notare anche il regolamento Cev molto particolare: le vittorie per 3-0 o per 3-1, nei playoff a 12 e poi a 6, hanno pari valore. Ciò significa che se, per esempio, la Pomì dovesse vincere l’andata per 3-0 e poi perdere 1-3 il ritorno, si giocherebbe un golden set ai 15 punti per stabilire chi passa il turno. Regolamento apparentemente cervellotico, che però è stato inserito anni fa dalla Cev, perché spesso le gare di ritorno, se l’andata finiva in modo netto, perdevano verve, agonismo e interesse dopo un solo set.

Tornando al sorteggio, sempre giovedì mattina verrà reso noto il nome della squadra che ospiterà le final four e che dunque si qualificherà direttamente a quella fase, saltando due turni: nel dopo gara Gianni Caprara, tecnico dell’Eczacibasi, ha categoricamente escluso che sarà il suo club a organizzare. Bluffava? In realtà il tecnico sembrava sincero e questo andrebbe a far cadere le voci delle ultime ore che volevano la finalissima proprio in casa Eczacibasi. Due a questo punto i nomi papabili: Zurigo (metà per la quale fanno il tifo i supporter rosa) oppure Kazan in casa Dinamo. Salvo sorprese, naturalmente. L’attesa comunque non è destinata a durare a lungo: tra poco sapremo.

Di seguito ecco la griglia delle qualificate:

PRIME CLASSIFICATE: Dinamo Kazan, VakifBank Istanbul, Pomì Casalmaggiore, Zurigo, Fenerbahce, Dinamo Mosca

SECONDE CLASSIFICATE: Lokomotiv Baku, Sopot, Eczacibasi Istanbul, Ekaterinburg, Dresda, Piacenza

MIGLIOR TERZA: Chemik Police

Giovanni Gardani

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