Cronaca

Casteldidone, al Castello Mina arrivano gli acchiappafantasmi

L'obiettivo è trovare delle prove che confermino la presenza del fantasma della Contessina Schizzi. Uccisa dalla peste del XVII secolo, la leggenda narra che appaia solo alle discendenti femmine.

Nella foto Castello Mina

CASTELDIDONE – Attenderanno la notte del plenilunio, quella di sabato 23 gennaio, per andare alla ricerca del fantasma di Castello Mina della Scala a Casteldidone. I ragazzi dell’associazione bresciana Hesperya si preparano a un nuovo esperimento sul nostro territorio: negli scorsi mesi sono già stati anche a Villa Medici del Vascello, ma a Casteldidone l’obiettivo è trovare delle prove che confermino la presenza del fantasma della Contessina Schizzi. Uccisa dalla peste del diciassettesimo secolo, la leggenda narra che appaia solo alle discendenti femmine. Si presenta con il suono di una campana, ha una luce fluorescente attorno a sè, e scende la scaletta che porta alla torretta.

L’ultima ad averlo incontrata è stata la contessa Anna Maria Douglas Scotti di Fombio, scomparsa tre anni fa. Anche lei era piuttosto scettica a credere a quella leggenda che le avevano raccontato la mamma e la nonna, ma poi aveva dovuto ricredersi. Saranno effettuate delle registrazioni, da esaminare poi con calma nei giorni successivi: la stessa tecnica usata anche a San Giovanni in Croce, quando gli acchiappafantasmi riuscirono a captare chiaramente la voce di un uomo, nel silenzio della notte. Nel corso di questi anni il gruppo ha lavorato spesso anche in residenze private, sollecitato dai proprietari che avevano notato cose strane e inspiegabili. Scopriremo così se davvero anche nella mura di Casteldidone si aggira un fantasma, ammesso che ci si voglia credere…

Giovanni Rossi

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