Panico all'ospedale: esagitati spaccano porte e minacciano con siringhe
Due mantovani, reduci da una fuoriuscita di strada senza conseguenze, una volta che i Carabinieri se ne erano andati dalla struttura sanitaria dopo averli accompagnati, hanno scatenato il finimondo.
VICOMOSCANO (CASALMAGGIORE) – Panico e alta tensione domenica sera all’interno del Pronto soccorso dell’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore. Due mantovani, uno sui trent’anni e l’altro di una decina di anni in più, reduci da una fuoriuscita di strada senza conseguenze, una volta che i Carabinieri se ne erano andati dalla struttura sanitaria dopo averli accompagnati, anche perché nessuno era rimasto ferito, hanno scatenato il finimondo. E’ esploso infatti un raptus di violenza inaudita che ha terrorizzato il personale e alcuni pazienti in attesa di essere visitati. Tutto è accaduto poco dopo le 20 quando ad un certo punto l’uomo che sembrava più scatenato ha estratto addirittura una siringa minacciando i presenti al punto che il medico di guardia, con uno stratagemma è riuscito a spostare le persone in una stanza chiudendole a chiave per proteggerle dalle minacce dell’esagitato. Per fortuna l’altro personaggio ha mantenuto un comportamento più tranquillo arrivando anche a strappare la siringa dalle mani dell’amico. L’impressione riportata da chi ha assistito alla furia selvaggia è quella che entrambi fossero sotto l’effetto di stupefacenti e addirittura qualcuno avrebbe visto i due iniettarsi sostanze sicuramente poco benefiche nelle vene fuori dal Pronto Soccorso. Un vero e proprio macello si è poi verificato non appena gli uomini sono rientrati. I due hanno cominciato ad urlare, agitandosi, scalciando sino ad abbattere alcune suppellettili dopo aver fracassato due finestre, di cui sono riusciti a strappare il telaio in ferro. Il medico di turno, resosi conto della gravità della situazione, ha avuto la capacità di spirito di difendere i presenti, spingendoli, come si diceva, in una stanza allontanandoli dai due energumeni prima di prendere in mano il telefono e chiamare i Carabinieri che impegnati a diversi chilometri di distanza non hanno potuto far ritorno e raggiungere l’ospedale. Al loro posto è arrivata una pattuglia della Polstrada che è riuscita a riportare la situazione sotto controllo. Uno dei due personaggi è finito nel reparto di Psichiatria mentre l’altro è stato trattenuto in astanteria sino a lunedì mattina quando entrambi, smaltita l’”euforia”, sono stati dimessi, come ha spiegato il direttore sanitario dell’ospedale di Vicomoscano Rosario Canino.
Rosario Pisani