Nutrie, abbattimento sospeso “in attesa di nuovi provvedimenti”
Nella foto Pizzetti e Carra a Marcaria
CAMPITELLO (MARCARIA) – La politica fa fatica ad intendersi anche davanti a leggi già approvate dal Parlamento. Questo l’elemento emerso sabato mattina durante la conferenza stampa, che poi si è trasformata in un incontro pubblico, a Campitello di Marcaria sulla questione nutrie. L’incontro aveva come relatori due personaggi di spicco quali il senatore Luciano Pizzetti e l’onorevole Marco Carra.
Entrambi hanno parlato delle modifiche apportate alla legge del 1992 relativa alla protezione della fauna selvatica, spiegando che in sostanza tale disciplina “non si applica alle talpe, ai ratti, ai topi propriamente detti e alle nutrie”, aggiungendo che “la gestione è finalizzata all’eradicazione o comunque al controllo delle popolazioni”. Stante questa novità non si comprende come mai nel territorio mantovano sia stata emanata una sospensiva per quanto concerne l’abbattimento di questo animale che tanti disastri e polemiche sta scatenando. Da quanto l’onorevole Carra ha riferito a margine della riunione, a suo parere quella mantovana non vuole essere una scelta in contrasto con le nuove norme legislative ma soltanto un momento di pausa e attesa per far sì che le direttive si incastrino vicendevolmente in modo da emanare un regolamento univoco e uguale per tutti.
Nel frattempo gli agricoltori scalpitano per poter adottare il sistema legale per fermare questa invasione oramai incontrollata, attraverso il metodo ecologico (con le gabbie) oppure quello più drastico con l’abbattimento radicale. A proposito di gabbie, molti dei presenti hanno raccontato di quando in passato Marcaria e le sue frazioni, attraverso una forte raccolta di firme, riuscì a formare un’importante azione di contrasto al fenomeno, acquisendo un buon numero di gabbie (“periodicamente distrutte dagli ambientalisti” ha precisato qualcuno), che consentì di eliminare centinaia di nutrie che poi finivano in freezer in attesa che l’Amministrazione Provinciale le ritirasse, pagando circa 3 euro per ogni animale.
A frenare questa iniziativa pare vi siano state questioni economiche come è emerso anche sabato mattina a Campitello quando si è parlato della sostanziosa riduzione da parte della Regione Lombardia riguardo il finanziamento necessario a fermare il fenomeno. Poi c’è pure il ricordo di quelle centinaia di nutrie deperite in uno di quei frigor messi a disposizione improvvisamente andato fuori uso per un black out elettrico sollevando miasmi incredibili e ovviamente polemiche. Lunedì in ogni caso si terrà una seconda riunione sul problema, sempre a Campitello, questa volta non più organizzata da un partito, ma alla presenza dell’assessore regionale Gianni Fava, da Andrea Fiasconaro del Movimento 5 Stelle e Marco Carra, omonimo dell’onorevole e consigliere regionale del Partito Democratico.
Rosario Pisani
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