Dup, le minoranze
escono e il punto
è mera presentazione

Nella foto l’uscita della minoranza Casalmaggiore La Nostra Casa e l’assessore Poli mentre relaziona sul Dup
CASALMAGGIORE – Le minoranze escono dall’aula e così il Documento Unico di Programmazione, punto cardine del consiglio comunale di lunedì sera, ultimo dell’anno solare 2015, diviene una mera presentazione dello stesso senza discussione. Come annunciato, il fatto di avere ricevuto tardi, a detta dei gruppi consiliari di opposizione di Casalmaggiore La Nostra Casa e Listone, il documento da 250 pagine ha spinto a questa forma clamorosa di protesta. Quello che non era previsto era che il gruppo di centro-sinistra uscisse addirittura a inizio seduta, dopo l’applauso a Gianluca Farina e alla Canottieri Eridanea, non ascoltando così la doppia mozione del Listone. “Di questo ci scusiamo col consigliere Maurizio Toscani e col gruppo civico – ha spiegato il consigliere Pierluigi Pasotto – perché soprattutto la mozione sul Gruppo Sereni ci vede assolutamente vicini. Ma dobbiamo dare un segnale, perché questa amministrazione ha tenuto un comportamento lontano dal buon senso”.
“Gesto inopportuno e poco carino come gentlemen agreement istituzionale” così Pasotto ha definito la decisione di rendere disponibile il documento soltanto martedì 22, peraltro con le festività natalizie imminenti. Il presidente del consiglio Marco Micolo, al centro dell’attacco, ha spiegato che il regolamento del consiglio comunale è stato fatto dagli stessi consiglieri, all’epoca in maggioranza. “Abbiamo convocato il consiglio nove giorni prima del giorno prescelto, invece che nei cinque consentiti – ha spiegato Micolo – ossia il 19 dicembre anziché il 23. Abbiamo spiegato che il file era troppo pesante ma abbiamo specificato che sin dal 19 era disponibile alla consultazione nel rispetto dell’articolo 35 del regolamento del consiglio. Nessuna norma prevede che siano consegnate copie cartacee e ogni onere è assolto dal deposito degli atti, disponibili alla consultazione. Se poi vogliamo cambiare il regolamento, che io stesso ritengo macchinoso in alcuni punti, allora si faccia una proposta di emendamento e ne discutiamo. Ma non dite che siamo fuori dall’ambito della legge”.
La questione, davvero accesa, ha riguardato i punti tecnici, di fatto, della consegna degli atti. Pasotto ha così chiesto che d’ora in avanti i documenti siano consegnati in forma cartacea presso il domicilio di casa e non più solo on line, onde evitare di avere “file troppo pesanti e dunque non inviabili via mail”, dopo di che lo stesso consigliere ha sottolineato che “non essendo la prima volta che questo accade con questo presidente del consiglio, da adesso ci affideremo a chi ne sa più di noi in materiale legale. Basterebbe avere buon senso”. Il sindaco Filippo Bongiovanni ha ricordato di essere uno dei primi ad usare il puntiglio, ma ha altresì spiegato che il Dup doveva essere semplicemente presentato, discusso ed esaminato, ben sapendo che sarebbe poi stato integrato in un secondo momento. “E’ un passaggio formale per il quale io stesso ho voluto forzare la macchina amministrativa – ha detto il sindaco – . Non abbiamo nessun obbligo e nessuna sanzione e avremmo anche potuto non portarlo in consiglio comunale, anche perché il Dup 2016 prevede cifre di cui al momento non disponiamo, ma lo abbiamo fatto per trasparenza. Si può discutere sulla praticità, ma a livello giuridico non vi è nulla da eccepire”. Orlando Ferroni ha provocato la minoranza: “State avanzando le stesse accuse che io portavo avanti quando ero in minoranza: ora le parti si sono invertite e io sto godendo”, dopo di che Pasotto e Calogero Tascarella sono usciti dalla aula (“caro Ferroni, sono responsabile di quello che dico, non di quello che lei capisce” ha chiosato Pasotto).
Anche Toscani del Listone ha avvallato la tesi del gruppo Casalmaggiore La Nostra Casa. “Oggi usciremo dall’aula, ma quando ripresenterete il documento accompagnato dal bilancio preventivo, in modo che sia anche più chiaro, allora discuteremo e voteremo. Annuncio già ora che faremo una proposta di modifica del regolamento: siamo nel 2016, non possono esistere “file troppo pesanti” per una macchina comunale”. Ad arrabbiarsi in questo caso è stato l’assessore al Bilancio Marco Poli. “Toscani aggiunge confusione a confusione: questa scelta di uscire dall’aula è una presa in giro a mio avviso voluta e pianificata. Noi dobbiamo solo comunicare un adempimento che, ad oggi, ha valenza irrisoria. Così si manca di rispetto a chi ha lavorato per arrivare col documento pronto a questo consiglio, il resto sono illazioni ingiustificate e inopportune”. “Non facciamo nessuna illazione – ha risposto Toscani – ma se nell’ordine del giorno si parla di presentazione, esame e discussione, allora dobbiamo essere preparati. Se fosse stata soltanto una presentazione saremmo rimasti”.
E di presentazione, alla fine e senza contraddittorio, si è trattato: Toscani al momento opportuno è uscito dall’aula porgendo gli auguri di buon anno, Poli ha spiegato che il Dup va ad accorpare vari documenti come la relazione previsionale programmatica, il programma triennale delle opere pubbliche, il piano di alienazioni e del personale in un unico maxi documento fuso assieme alle linee programmatiche. “Il Dup va accompagnato dal bilancio triennale – ha spiegato Poli – e come gli altri documenti non ha uno schema rigido ma fornisce indicazioni generali sulla base delle quali viene redatto. A mio avviso è una novità buona dal punto di vista strategico, meno per la parte operativa, dove alle idee vanno associati i numeri, ossia i fondi a disposizione”. Per questo, dopo l’approvazione del collegio dei Revisori dei Conti, la seconda parte verrà rivista quando saranno a disposizione i dati del bilancio”.
Bongiovanni ha poi spiegato che col Dup 2016-2018 si attua un passaggio programmatorio nuovo, che cambia le carte. “Prima si guardavano i numeri a bilancio e si programmava, ora invece prima si programma cosa fare e poi si stila il bilancio. Non è semplice per il primo anno cambiare in questo modo prospettiva – ha spiegato il sindaco – . Ho voluto in prima persona presentare questo documento proprio per abituare il consiglio a questa piccola rivoluzione, sapendo che non sarà semplice: ad esempio ad oggi dobbiamo programmare senza sapere se esisterà ancora una tassa come la Tasi”. Bongiovanni ha poi contestato la scelta delle minoranze “che hanno avuto comunque sei giorni per approfondire il documento: senza dimenticare che 200 pagine su 250 contenevano documenti già noti, perché allegati, come le linee programmatiche votate a luglio 2014, il piano delle opere pubbliche già presentato in consiglio, il piano delle alienazioni. Ci lamentiamo del Dup e poi si presenta una mozione che parla di nucleare, cacciabombardieri, di Putin e di politica internazionale (riferimento al Listone, ndr), per la quale sarebbe andato in difficoltà forse pure un esperto di storia nucleare”. Senza i voti delle minoranze, il Dup è passato con la sola astensione di Orlando Ferroni.
UFFICIO DIRITTI ANIMALI Altro punto tecnico la costituzione formale dell’Ufficio Diritti Animali Sovracomunale che, inaugurato in via sperimentale ad aprile 2012 con Casalmaggiore capofila e coinvolgendo Martignana, Gussola, Rivarolo del Re e Anpana, è divenuto ormai un servizio pubblico con apposito sportello. “Si occuperà di sanità eco-zoofila – ha spiegato il consigliere Giuseppina Mussetola – di prevenzione del randagismo, di controllo della popolazione. La finalità è la costituzione di un Ufficio Diritti Animali in forma associata. La convenzione durerà dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2018 con la possibilità di recedere da parte dei quattro comuni inseriti. Personalmente, da quando esiste questo ufficio, ho notato maggiore attenzione al problema da parte delle persone. Lancio un appello: abbiate rispetto degli animali in questi giorni di festività, col Capodanno alle porte”. Orlando Ferroni, da medico veterinario, ha applaudito l’iniziativa, pur spiegando che “a livello generale si sta assistendo ad una deriva del rapporto con l’animale, che spesso viene trattato come o meglio dell’uomo, perdendo di vista i veri valori. Lasciamo che l’animale sia animale” con riferimento alle normative Ue in arrivo che vorrebbero un sistema di allevamento diverso da quello che per secoli ha regolato la nostra campagna. Mussetola ha precisato che l’Ufficio Diritti Animali riguarda gli animali d’affezione, mentre per gli allevamenti il riferimento è all’Asl di competenza, dopo di che il punto è passato all’unanimità.
Giovanni Gardani
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