Infoturismo e
locanda: come far
rinascere un borgo
Nella foto due momenti della giornata a Castelponzone
CASTELPONZONE (SCANDOLARA RAVARA) – Un altro passo verso la valorizzazione del territorio, in particolare del Borgo di Castelponzone, da tre anni incluso tra i più belli d’Italia. Un passo importante quello fatto la mattina di sabato 12 dicembre, che ha visto l’inaugurazione dell’Infoturismo, un infopoint fisso destinato ai turisti a pochi metri dalla piazza. Un’apertura valorizzata ancor più dal ritorno alla vita sociale della ex Locanda Il Calcante, giustamente ribattezzata Locanda dei Cordai (in onore all’omonimo museo ispirata alla antica tradizione locale), inaugurata poche ore più tardi.
Entrambi i locali, nello stesso stabile, sono di proprietà di Legacoop, e a presentare la nuova sede in rappresentanza della proprietà era presente Vittoriano Ferioli, presidente dell’Associazione Circoli Cooperativi Lombardi, che ha affermato: «Abbiamo posto un’attenzione particolare a Castelponzone. Serviva un passo diverso per questo edificio, che quando fu acquisito dalla società era decisamente in condizioni peggiori. Volevamo ripartire insomma con una gestione all’altezza (riferendosi all’esercizio commerciale, ndr), sapendo anche che questo territorio non è semplice. Da noi nel Milanese quando si legge “nuova gestione” si fa la coda, situazione che voi non conoscete. L’idea era quella di non far partire un semplice circolo ma qualcosa in più. Avevamo la disponibilità dei locali al piano superiore, e siamo stati coinvolti dall’Amministrazione comunale per un progetto più ampio. Volevamo scommettere sul territorio, e qui non potevamo che puntare sul turismo, con l’idea di fare rete e rappresentare un motorino di promozione turistica in collegamento con le realtà vicine. Oggi il turismo in Italia si sposta anche col cibo, quindi qui non aveva senso un semplice bar, ma una gestione capace in un locale che valorizzasse i prodotti tipici. Oggi le nuove tecnologie stanno cambiano il modo di fare turismo: quello di massa ci sarà sempre ma c’è la possibilità di offrire nuove mete se ci sono gli ingredienti giusti, e qui ci sono tutti. Avete tante storie da raccontare, perché Castelponzone è rimasta autentica. Abbiamo trovato anche la persona giusta, Melissa Fontana, che manterrà aperto l’Infoturismo ogni sabato e domenica, quando siamo convinti che verrà gente a visitare il borgo». Infine, con una nota di commozione, Ferioli ha ringraziato il sindaco Velleda Rivaroli.
Questa ha fatto il suo resoconto: «Ci siamo sentiti un anno fa, dopo l’ennesima chiusura del bar-ristorante, e abbiamo manifestato il nostro interesse per riaprirlo, oltre all’ex circolo cooperativo, dopo aver tanto investito nel borgo. Una strada lunga e faticosa per un piccolo comune come il nostro. Mancava la possibilità di un luogo che garantisse l’offerta sotto l’aspetto enogastronomico. Era nato un progetto enorme, che in parte è stato portato a termine. Investire qui non è scontato. Ferioli ha avuto coraggio e sa vedere in prospettiva. Da parte nostra non siamo chiusi su Castelponzone, pensiamo ad esempio all’Acquario del Po, esempio unico. Se gli enti locali non sono affiancati dalla parte privata non vanno da nessuna parte; la strada è in salita ma non improponibile. Nel progetto ci sono anche Concass e il Gal Oglio Po: il futuro verrà affrontato con loro, con progetti di cicloturismo, il sito ogliopo.it, il brand ogliopo eccetera. Sono convinta che nel nostro territorio, comprendendo l’intero Oglio Po, i turisti possano restare anche una settimana».
Dopo un breve intervento della direttrice del Gal Giuseppina Botti, c’è stato un ringraziamento ai due giovani soci della Locanda dei Cordai, Matteo Bergamaschi e Nicholas Braga, per il rinfresco offerto e soprattutto per essersi messi in gioco come parte importante del progetto. Melissa Fontana, responsabile dell’Infoturismo, ha poi accompagnato i presenti negli spazi al piano superiore, dove si stanno già mettendo a punto laboratori con le scuole. Era presente anche Gianni Gaboardi, ex dirigente di Legacoop cui è stato dato il merito di aver convinto tutti, già nel 2001, della bontà dell’operazione. E pure Simone Agazzi, vice sindaco di Motta Baluffi. Si è poi sottolineato come l’ampio stabile possa essere ulteriormente restaurato e utilizzato, magari per ospitare un giorno alloggi. Lo ha annunciato Ferioli, che ha chiuso così: «La nostra mission è salvare dove è possibile per far ripartire i circoli. Di urla di aiuto ce ne sono tante, ma posso garantire che su Castelponzone non indietreggeremo, è nel cuore della nostra società».
Vanni Raineri
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