Incendio alla Arcari
Cornici: si salvano
le opere più preziose
Nella foto i danni causati dall’incendio
CASALMAGGIORE – Potrebbe essere stato un cortocircuito la causa scatenante dell’incendio originatosi nella notte tra venerdì e sabato presso il negozio di cornici di Bruno Arcari, apprezzato commerciante nonché ideatore di Spazio U, a pochi metri dall’attività storica e consulente spesso e volentieri a livello culturale delle iniziative sul suolo comunale di Casalmaggiore (ha recentemente promosso la mostra su Martino Fiorattini al Museo Diotti).
Per fortuna l’incendio è stato circoscritto e per puro caso le cornici e le preziose tele che Arcari custodisce nel suo negozio non sono state toccate dalle fiamme. Il commerciante s’è reso conto che qualcosa non andava sabato mattina, quando alle 7 è arrivato all’Isola Bella per aprire la saracinesca: “La fuliggine stava scendendo dalla vetrina principale – spiega Arcari – e appena entrato sono stato investito dal sapore acre del fumo. La visibilità era ridotta e poi ho notato una fiammella, che si stava ormai estinguendo”. La zona interessata dall’incendio è quella della cassa, dunque la prima che si incontra entrando dall’ingresso principale, con un gran numero di fili elettrici, il che fa propendere appunto per un cortocircuito.
Il calore ha letteralmente sciolto il computer dello stesso Arcari e reso inutilizzabile la stampante, ma come detto, per fortuna, si sono salvate le varie opere d’arte e le cornici in legno. Il danno, altrimenti, sarebbe stato incalcolabile, visto che nel proprio laboratorio Arcari restaura ed espone veri e propri gioielli su tela. Insomma, poteva andare molto peggio, considerando anche il materiale infiammabile custodito all’interno della bottega artigianale. Vittima dell’incendio però il pappagallo che Bruno Arcari teneva come animale da compagnia durante le giornate in negozio, morto probabilmente soffocato.
Rosario Pisani-Giovanni Gardani
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