Viadana Facchini,
disponibilità ad
adeguare le retribuzioni
Nella foto, lo sciopero di mercoledì
VIADANA – Mercoledì mattina un centinaio di soci-lavoratori della Viadana Facchini occupati alla Composad hanno scioperato per rivendicare adeguamenti retributivi in linea con il Contratto Nazionale di Lavoro (CCNL). “Contratto che – scrive Paolo Zanazzi, vice presidente della Coop – in questi anni non è stato completamente rispettato dalla Cooperativa Viadana Facchini per le difficoltà economiche derivanti dalle tariffe applicate dalla committente Composad per le diverse tipologie lavorative, in prevalenza l’imballo dei Mobiletti in Kit, per i quali la Composad riconosce di fatto delle tariffe a mobile imballato (lavoro a cottimo)”. “In questi anni di crisi economica i soci-lavoratori della Cooperativa hanno fatto enormi sacrifici – spiega Zanazzi – accettando di fatto una riduzione salariale per contenere i costi della cooperativa (taglio della 14, applicazione degli istituti previsti dal contratto al 70%, soppressione delle festività, ulteriore trattenuta del 2,5% per crisi cantiere). La Cooperativa ha sempre condiviso con tutti i lavoratori nelle varie assemblee sociali queste problematiche, ciò nonostante la redditività del cantiere risulta insufficiente a coprire tutti i costi di gestione e del personale”.
“Il 31/12/2015 scade il contratto in essere ed era già intenzione della Cooperativa di chiedere una rimodulazione del contratto di appalto che tenesse conto di aumenti tariffari al fine di consentire la stessa “sopravvivenza” della Cooperativa”: specifica Zanazzi. “Problematica affrontata anche nei mesi scorsi – continua il referente – con le tradizionali sigle sindacali presenti in Azienda (FILT-CGIL e FIT-CISL). Da alcune settimane sono pervenute adesioni ad una nuova sigla Sindacale ADL COBAS che ha organizzato la protesta di mercoledì mattina. Ai rappresentanti dei COBAS incontrati in precedenza in 2 occasioni la Cooperativa rappresentata dal Presidente Marku Ismail e dal Vice Presidente Paolo Zanazzi sono stati spiegati i diversi problemi in essere e la volontà della cooperativa stessa di riformulare un nuovo contratto commerciale con Composad per adeguare i prezzi delle prestazioni eseguite ed in tal senso disponibilità è stata data dalla Composad stessa”.
“Lo sciopero di mercoledì mattina – sottolinea Zanazzi – ha impresso una accelerazione alla vicenda e da parte della Cooperativa è stata espressa la disponibilità ad adeguare le retribuzioni non dal 2016 ma già dal mese di dicembre 2015 attuando però parallelamente una richiesta di integrazione economica al contratto attuale in essere che prevede tariffe più basse. L’aspetto che più ci preoccupa è naturalmente il futuro occupazionale di tutti i soci-lavoratori che auspichiamo possa continuare con l’accettazione e la stipula da parte di Composad di un nuovo contratto per i prossimi anni e che permetta quindi a Viadana Facchini di continuare la propria attività e non sostituita da altre Cooperative. Al presidio di mercoledì davanti ai cancelli della Composad erano presenti sia i responsabili di cantiere della Cooperativa e sia il Presidente Marku Ismail che il Vice Presidente Zanazzi Paolo”.
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