“L’opinione pubblica
non si può chiudere
in un cassetto”
Nella foto, l’ingresso dell’ospedale Oglio Po di Vicomoscano
CASALMAGGIORE – “Le vicende ospedale e stazione ferroviaria stanno dimostrando la necessità di un’azione dei cittadini per sopperire alla rassegnazione e spesso all’inerzia di chi amministra”: questo l’incipit di una lettera con cui il gruppo consigliare ‘Casalmaggiore la nostra casa’ risponde alle uscite del sindaco di Pomponesco Pino Baruffaldi, che aveva definito “una farsa” la raccolta firme avviata nel comprensorio a salvaguardia del nosocomio di Vicomoscano. “Si stanno raccogliendo un sacco di firme senza sapere che nessuno le guarderà. Finiranno dentro a un cassetto”: così il primo cittadino rivierasco. “La rassegnazione è inaccettabile in un sindaco che dovrebbe essere guida e non solo amministrativa”: la replica dei consiglieri comunali casalesi Pierluigi Pasotto, Calogero Tascarella e Mirca Papetti.
“L’immobilismo – scrivono da Cnc – è addirittura virale, si veda il nostro sindaco Filippo Bongiovanni il quale, salvo per ciò che in un modo o nell’altro può colpire qualche extracomunitario, è inerte come il gas elio, un maestro nel procrastinare pur di non porsi in modo risolutivo su niente se non quando è messo alle strette. A proposito di rassegnazione e inerzia non si dimentichi che è stato un gruppo di cittadini, Associazione amici dell’ospedale Oglio Po, non solo a finanziare con un’ingente somma l’acquisto di macchinari, ma a formulare una proposta migliorativa della riforma sanitaria, a sollecitare l’attenzione dei sindaci che solo così e ormai molto tardi sono riusciti a sedersi attorno ad un tavolo”.
“E a quel tavolo sì che si è consumata la vera farsa – precisano da Cnc -, uno spettacolo ben poco edificante. Quasi tutti i sindaci impegnati a sventolare il proprio vessillo provinciale, chi non voleva morire cremonese, chi non voleva morire mantovano. Ne è uscito un compromesso veramente al ribasso per la qualità del servizio sanitario che i cittadini del nostro territorio si troveranno ad avere. Non si dimentichi anche che è la stessa associazione di cittadini che continua a fare informazione sul territorio”. “I sindaci hanno fatto altrettanto? Hanno informato i cittadini su una tematica così importante? L’hanno condivisa? Oppure è arrivato qualche incipit dall’alto, verde, rosa o bianco adamantino che ha dettato la linea? Sarebbe interessante saperlo”: si chiedono Pasotto, Tascarella e Papetti.
“Noi pensiamo che là dove la politica sta fallendo e a maggior ragione su tematiche decisive per un territorio quali ospedale, trasporto ferroviario e altri servizi, si ritorni ai cittadini sovrani, si restituisca loro la possibilità di “contare” di farsi sentire, senza necessariamente delegare – spiegano da Cnc, rivendicando la modalità d’azione partecipata e dal basso -. Noi abbiamo promosso questa pratica politica in consiglio a Casalmaggiore in merito a ospedale e stazione e continueremo a farlo. Dunque non possiamo che incoraggiare il comitato per la petizione, tutti i volontari, gli esercenti, le associazioni che stanno raccogliendo migliaia di sottoscrizioni contemporaneamente nei trenta comuni del territorio. La pressione dell’opinione pubblica è sempre uno dei grandi fattori in gioco e sicuramente il meno chiudibile in un cassetto”.
Simone Arrighi
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