Cronaca

Monitoraggio treni,
546 in viaggio: prossima
tappa fissata a gennaio

Nella foto un momento del monitoraggio

CASALMAGGIORE – Un leggero calo, contrariamente alle previsioni di metà giornata, ma un numero comunque di gran lunga superiore a quota 500, come i vari organizzatori del monitoraggio volevano dimostrare. Sui 29 convogli totali che giornalmente fermano a Casalmaggiore lungo la tratta Brescia-Parma (o Parma-Brescia) hanno viaggiato 546 passeggeri in totale, contro i 568 calcolati nell’ultimo monitoraggio di ottobre.

Il lavoro delle varie forze politiche e civiche di mercoledì, dunque, è servito a confermare, a grandi linee, le cifre di un mese fa: per la precisione 276 persone sono arrivate a Casalmaggiore, scendendo dai convogli, e 270 sono invece partite dalla stessa stazione. Va anche detto che lo scorso monitoraggio si tenne un lunedì, giorno di punta e comunque più affollato rispetto al mercoledì, da tradizione. Non si esclude infatti che qualche passeggero che lavora lontano da Casalmaggiore parta proprio il lunedì mattina per poi passare la settimana in appartamento sul posto di lavoro. In ogni caso, da segnalare l’aumento di passeggeri sui treni degli studenti, con una decina di unità in più in particolare sui convogli di punta e molti ragazzi costretti a stare in piedi proprio per il sovraffollamento delle carrozze.

All’esterno della stazione, durante il monitoraggio, era anche possibile firmare per l’ospedale Oglio Po, mentre è stata promossa la Marcia per il Clima di domenica prossima: il tutto sotto lo stesso gazebo, dimostrando così unità d’intenti al di là del pensiero politico di ciascuno. Erano presenti, come detto, esponenti di tutte le forze politiche. La giornata particolarmente fredda non ha dunque scoraggiato la partecipazione: si sono registrati più ritardi rispetto al monitoraggio precedente, tutti annunciati ma comunque fastidiosi, mentre un paio di passeggeri sono scesi con la bicicletta dalle carrozze (ma non si può certo parlare di cicloturismo…).

Il prossimo monitoraggio si terrà a gennaio e non a dicembre, mese “sfortunato” dal punto di vista dei numeri per la chiusura delle scuole, e molto probabilmente il Movimento 5 Stelle che promuove l’iniziativa e tutti gli altri partiti o movimenti civici a supporto si accorderanno per scegliere un giorno della settimana diverso dai due precedenti. Nel mentre, altri numeri dovrebbero preoccupare Rete Ferroviaria Italiana, ossia quelli relativi ai voti assegnati dai pendolari dopo il primo monitoraggio: non si va sopra il 6 politico che riguarda la cortesia del servizio treno e il sovraffollamento, dato certo non positivo. Mentre i voti peggiori, addirittura un 2 e un 3, sono assegnati alla pulizia, all’aspetto termico e all’accessibilità dei servizi igienici. Un bel 4 poi sulla puntualità, persino generoso se consideriamo la situazione e i disagi giornalieri. Nulla di nuovo sotto il sole, dunque, anche se osservare il giudizio nero su bianco fa sicuramente un altro effetto, che va oltre il sentito dire.

Giovanni Gardani

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