Caso Torchio, reazioni
da tutte le parti politiche
Il clima resta tesissimo
Nella foto uno scorcio del comune di Bozzolo
BOZZOLO – Reazione a pioggia e da quasi tutti i gruppi politici dopo il rinvio della sentenza sull’ineleggibilità del sindaco Giuseppe Torchio a Bozzolo. Se qualcuno è rimasto deluso per l’ennesimo ritardo con cui la giustizia italiana affronta i quesiti in attesa di soluzione, altri al contrario ne hanno gioito. “Il sindaco Torchio non solo mangerà il panettone per Natale ma anche uova di cioccolato e colomba per Pasqua” andavano esprimendo i sostenitori di Torchio, in faccia a quelli che il primo cittadino lo davano già per spacciato. Un auspicio, quello di andare a elezioni in primavera, nella mente e nel cuore degli avversari che invece dovranno attendere sino al 2017 per ottenere la rivincita per la sconfitta delle precedenti elezioni. A meno che lo stesso Torchio non decida lui stesso di sorprendere tutti dimettendosi in tempo, senza attendere la sentenza, procurando così al comune di Bozzolo la possibilità di andare a votare al massimo tra 6-7 mesi.
Quali sarebbero i rischi? Di certo ci sarebbe il vantaggio di evitare ai suoi concittadini un anno e mezzo di gestione affidata ad un Commissario prefettizio. E da parte sua la possibilità di rivincere le elezioni tornando in pista ancora con un elemento di razza come l’ex sindaco Nicola Scognamiglio che gli ha già rivolto l’invito ad entrare nella sua nuova casa ribattezzata “Cambiamo veramente Bozzolo”. Anche per sfuggire ai condizionamenti e ai ricatti di alcuni componenti della sua stessa maggioranza.
Come detto le reazioni non sono mancate. Partiamo dallo stesso Torchio che, intervistato nel pomeriggio di mercoledì, non ha dimenticato di togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Sappiamo che la giustizia è una macchina che non ha la retromarcia ma avanza sempre, dunque chi ha iniziato questa procedura deve rendersi conto – ha spiegato il sindaco – che nell’incedere di questa macchina vi sono passaggi positivi e negativi. Non mi metterei nella condizione dei miei antagonisti che ora sono tutti umiliati, perché hanno iniziato questa vicenda su un’inezia e hanno dato origine a un anno e mezzo di cattiverie nei miei confronti”.
“La gente vuole essere governata con serenità, non vuole pasticci – prosegue Torchio – e noi potevamo governare con serenità ed evitando polemiche di lana caprina, sperando di essere giudicati invece per il nostro operato. Mi dicano ora cosa influenza un semplice consigliere a fine mandato a Spineda sulla candidatura a sindaco di Bozzolo, che è un comune ben più importante? Pensano davvero che un manipolo di spinedesi abbia condizionato il risultato elettorale? In realtà a decretare un risultato sono il prestigio di un candidato, il grado di visibilità e la sua operatività unita alla passione rispetto ai temi amministrativi. E le 1500 firme raccolte perché io vada avanti superano quelle messe insieme per presentare la mia lista alle ultime elezioni”.
Torchio anticipa che il 28 novembre si terrà il prossimo consiglio comunale, dove si voterà per poter utilizzare l’avanzo di amministrazione senza derogare al Patto di Stabilità. E proprio su questo tema interviene il nuovo gruppo “Cambiamento Veramente Bozzolo”, fondato dall’ex vicesindaco Nicola Scognamiglio. “Auspichiamo – si legge nel comunicato – , visto il posticipo della sentenza dell’ineleggibilità del Sindaco Torchio, che la giunta oltre che lamentarsi per i continui tagli dello Stato si metta al lavoro per cogliere le opportunità di utilizzo dell’avanzo di amministrazione messe a disposizione dalla legge di stabilità. Con detti soldi si potrebbe evitare di accendere ulteriori mutui e rinegoziazione varie, che si ripercuoteranno sulle generazioni future. Pertanto in questo modo potrebbero partire i lavori delle due palestre di via Valcarenghi e piazza Marcora, le strade colabrodo e la ristrutturazione della palazzina di via Colombo che darebbe un po’ di fiato all’ emergenza sfratti. Inoltre se si confrontassero, senza mettere inutili veti, sui temi sociali si potrebbero trovare le risorse – che ci sono – per attivare progetti occupazionali per i ragazzi bozzolesi disoccupati, dando loro opportunità di realizzarsi in percorsi formativi lavorativi, che erano stati messi in cantiere dall’ex vicesindaco ed ora sono rimasti inspiegabilmente nel cassetto. Questo significherebbe cambiare davvero Bozzolo, il resto è fumo negli occhi”.
E la minoranza, delusa dalla sentenza? Non ha mancato di farsi sentire. “Dicono fosse molto felice della giornata in tribunale di oggi, il Torchio – scrive il gruppo “Noi di Bozzolo” dal proprio profilo Facebook – . Il rinvio gli permette di rimanere ancora qualche mese sullo scragnone, ecco la ragione di tanta soddisfazione. Perché per quale altra ragione potrebbe gioire di un rinvio se non il conservare per qualche mese ancora il potere? La maggioranza deflagrata, gli assessori che vanno e vengono come dentro i tornelli allo stadio, il vicesindaco che non gode né di stima né di fiducia verso il sindaco e viceversa, assessori dimissionari ancora in poltrona addirittura capogruppo: il caos. Un caos che si protrarrà per altri mesi e che avremmo voluto veder finire per il bene di Bozzolo. Invece oggi Torchio pare esulti come i condannati alla pena capitale ai quali viene rinviata l’esecuzione”.
“Non perdiamo di vista – prosegue lo scritto – le cose come stanno: ad oggi Torchio continua ad essere l’illegittimo sindaco in una maggioranza a pezzi; oggi Torchio è lo stesso Torchio che diceva di aver rassegnato le dimissioni ma che la sentenza di primo grado ha dichiarato ineleggibile. Una vittoria di Pirro che sappiamo bene lui proverà a far passare come la legittimazione che in verità non ha. I giochi sono aperti e la verità verrà a galla: ha già cominciato a riemergere dopo la palude di chiacchiere nelle quali avevano tentato di seppellirla”.
Rosario Pisani-Giovanni Gardani
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