Devicenzi, nel Giro Italia
incontro con Istituto
Minorenni di Acireale
Nella foto l’ingresso dell’Istituto (scatto postato dallo stesso Devicenzi su Facebook)
ACIREALE – Lo definisce come uno degli incontri, e delle esperienze, più forti della sua vita. E dire che Andrea Devicenzi di momenti tosti ne ha passati tanti. Quello vissuto mercoledì nel tardo pomeriggio siciliano ad Acireale però ne supera parecchi: perché ad ascoltarlo c’erano sempre ragazzi, come già accaduto del resto in tutte le tappe del suo 2° Giro d’Italia Formativo, ma con un’esistenza alle spalle e un contesto molto particolare.
“Ho parlato ai ragazzi dell’Istituto Penale per Minorenni di Acireale – racconta Andrea – e lo volevo fare da tanto tempo: ho portato lo stesso programma che faccio normalmente alle scuole superiori, senza modifiche, perché volevo dare un segnale a questi ragazzi, facendoli sentire parte integrante di una società che deve saperli aspettare a braccia aperte. Il fatto di aver commesso degli errori in passato non significa necessariamente che la vita sia già segnata e finita, hanno tutto ciò che serve per crearsene una come desiderano, hanno l’età, la forza, le risorse per sognare e crearsi importanti obiettivi per il futuro”.
L’incontro ha segnato Andrea a tal punto che, dopo un paio di ore dal via (dalle 17.30 alle 19.30), quando è stata ora di mettersi a tavola, il martignanese ha voluto cenare con loro. “E’ stato un onore, oltre che un momento molto informale, dove ho ascoltato le loro storie, le loro ulteriori domande e le loro curiosità. Dopo di che verso le 21 è venuto il passaggio più toccante”. Ovvero? “I ragazzi poco prima mi avevano voluto mostrare le loro camere all’interno dell’Istituto: quando alle 21 sono stati chiusi lì dentro, praticamente a chiave, come vere e proprie celle, è stata una botta, un momento forte”.
I ragazzi ospitati dall’Istituto Penale per Minorenni di Acireale hanno tutti dai 14 ai 19 anni, con prevalenza di 17enni. Un paio hanno già 23-24 anni: i maggiorenni restano infatti in Istituto in qualche caso speciale concesso dalla legge, alcuni anche in stato di semilibertà. Andrea ha terminato così con questo incontro il suo 2° Giro d’Italia Formativo e si appresta a rientrare, giovedì sera, in aereo da Catania per arrivare nella sua Martignana. “Sono state tre settimane intense – spiega Andrea – nel corso delle quali ho incontrato 13 istituti e migliaia di ragazzi. La settimana conclusiva è stata appunto dedicata alla Sicilia, con due incontri a Modica in provincia di Ragusa, e poi ancora Ragusa e Acireale, tutto concentrato in tre giorni”.
Giovanni Gardani
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