Arrestato a Brindisi
l’autore della sparatoria
di via Carducci
Nella foto, Davide Gianfreda nella foto segnaletica dopo il fermo
CASALMAGGIORE – E’ stato arrestato nel brindisino l’autore della sparatoria avvenuta lo scorso 20 settembre in via Carducci, a Casalmaggiore. Si tratta di Davide Gianfreda, 33 anni, ora in carcere a Brindisi.
Come noto, una persona sparò alle 5 di mattina alcuni colpi di pistola diretti a R.S., 23 anni di Casalmaggiore, mentre stava salendo le scale di un condominio, dipendente presso un esercizio pubblico di Vicomoscano. E proprio lì si diressero le prime indagini da parte dei Carabinieri del Comando diretto dal Maggiore Spadano. Già allora erano vivi i sospetti sull’autore (si parlava apertamente di pista pugliese), che dopo aver sparato si era allontanato a bordo di una Mercedes rossa assieme a due complici.
Davide Gianfreda era stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Cremona per concorso in lesioni personali aggravate, minaccia e detenzione illegale e porto abusivo d’armi. L’arresto, una volta accertata la presenza in città del Gianfreda, è stato eseguito dai Carabinieri del Norm della compagnia di Brindisi.
Da segnalare che il Gianfreda era già stato arrestato dalla polizia all’inizio dell’aprile scorso a Montanara, nel Mantovano, assieme ad un giovane parente residente a Casalmaggiore, per un furto ai danni di uno sportello Postamat. Il 7 aprile i due erano poi comparsi davanti al magistrato patteggiando una pena di un anno e 400 euro di multa, con la sospensione condizionale, trattandosi di incensurati. Alle 3,30 circa da Curtatone partì una segnalazione al 113: alcuni cittadini insospettiti dai forti rumori provenienti dal cortile condominiale, dove si affaccia una finestra dell’ufficio postale, non avevano perso tempo a telefonare alla polizia. I ladri tentarono di fuggire all’arrivo di una volante, ma vennero raggiunti e catturati. Si trattava di Davide Gianfreda e del parente residente a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, più giovane di lui. Vennero processati per direttissima per il colpo a Curtatone.
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