Cronaca

Attentati a Parigi
150 morti: turisti
cremonesi bloccati

AGGIORNAMENTO – Parigi sotto assedio, una notte di terrore che per il momento traccia un bilancio spaventoso: almeno 150 morti e 60 feriti. Un attacco al Bataclan, sala per concerti nell’XI arrondissement, non lontano dalla sede di Charlie Hebdo, il giornale satirico finito nel mirino dei terroristi il 7 gennaio 2015, colpi di kalashnikov in un ristorante e in un bar del X arrondissement. Esplosioni attorno allo Stade de France, alla periferia della capitale francese, dove era in corso l’amichevole Francia-Germania. Spari a Les Halles e in altre due strade. In azione anche due attentatori suicidi. Mobilitati 1.500 militari a Parigi, il cui presidente Hollande, portato via mentre assisteva alla partita, ha annunciato lo stato d’emergenza e una stretta sulle frontiere. La polizia, intanto, ha evacuato le strade attorno ai luoghi degli attentati, mentre la prefettura ha invitato i cittadini a rimanere in casa per le prossime ore ed evitare di uscire salvo in caso di necessità assoluta.

Numerosi i turisti cremonesi a Parigi, alcuni dei quali alloggiano in alberghi vicini al Bataclan, dove si è consumato l’attacco terroristico più grave e dove i terroristi si sono presentati con cinture esplosive. Tutti sono stati invitati a rientrare negli alberghi e a non muoversi. Sdegno in tutto il mondo per quanto accaduto in Francia. Ma ora la paura per chi si ritrova là è anche quella di non riuscire tornare a casa, soprattutto dopo che il premier Holland ha annunciato la stretta sulle frontiere. Continui i contatti con la Farnesina, che si sta occupando di fornire informazioni agli italiani a Parigi.

Dalle ultime notizie, circolate nella prima mattina, sarebbero sette o otto i terroristi uccisi negli scontri con la polizia. Non c’è ancora la rivendicazione ufficiale dell’Isis, ma in rete i simpatizzanti hanno salutato con gioia l’attentato. A evidenziarlo anche l’organizzazione Site, specializzata nel monitoraggio dell’attivita dei jiahdisti nella rete. Lo scorso marzo, il portavoce Isis, Abu Muhammad al-Adnani, aveva dichiarato che il Califfato avrebbe colpito “Parigi prima di Roma”. E giusto nella notte di Parigi, un gruppo di simpatizzanti Isis su Twitter ha detto che “il prossimo attacco sarà a Londra, Washington e Roma”.

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