Permacultura parola
chiave del nuovo Psl
Terre del Po: le idee
Nella foto un momento dell’incontro di venerdì sera
RIVAROLO MANTOVANO – “Venerdì sera a Rivarolo Mantovano si sono gettate le basi di un modo nuovo, unitario e condiviso, di pensare al Territorio” così i promotori illustrano il succo della serata del nuovo Piano di Sviluppo Locale “Terre del Po” che sarà progettato per favorire lo “sviluppo con progresso” della popolazione che abita il Territorio cremonese e mantovano collocato lungo il Po.
“Per questo – spiegano i relatori – si è scelto di affidarne la stesura ad un’Istituzione prestigiosa come l’Università di Bologna, nella figura del prof. Giovanni Pieretti, Ordinario di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio, che raccoglierà le istanze di Comuni, Associazioni di categoria, ambientaliste e culturali, ma anche quelle degli Operatori economici, produttori e imprese, fino ai singoli cittadini che vorranno manifestare il proprio contributo di idee”. Gli ambiti tematici sono i seguenti: sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri); cura e tutela del paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità; valorizzazione dei beni culturali e del patrimonio artistico legato al Territorio; accessibilità a beni e servizi essenziali.
Presentando le linee guida del nuovo Piano di Sviluppo Locale “Terre del Po”, il Prof. Pieretti ha parlato di Agricoltura biologica, Prodotti di consumo alimentare a filiera corta, energie rinnovabili, antichi mestieri, riappropriazione dell’Identità padana, etc., concetti condensabili nella definizione di “Permacultura”, il metodo per progettare e gestire paesaggi antropizzati in modo che siano in grado di soddisfare i bisogni elementari della popolazione locale come il cibo e l’energia, sviluppando al contempo la resilienza, la ricchezza e la stabilità degli ecosistemi naturali.
“Mobilità nuova, mobilità sostenibile – spiegano i sostenitori del nuovo Psl – questo un altro dei temi contenuti nelle linee guida del nuovo PSL. Un atteggiamento propositivo in linea con le indicazioni che emergono dal dibattito internazionale, una chiave di lettura per ripensare il modo di vivere il Territorio. Piste ciclabili, accessibilità a beni e servizi di interesse pubblico assicurata da una combinazione dei sistemi di trasporto, alternativa all’uso massivo della “macchina”, che si può mettere in campo per ripensare il nostro modo di spostarci sul Territorio”.
Erano presenti anche il presidente della Provincia di Mantova Alessandro Pastacci, nonché del Gal dell’Oltrepo mantovano Alberto Manicardi, con il sindaco di Sermide Paolo Calzolari, che hanno ampiamente sposato la linea di unificazione dei due Gal e le strategie presentate nel corso della serata. C’è chi, dal punto di vista politico, ha voluto evidenziare che il Gal dell’Oltrepo mantovano è composto da 17 comuni, nove dei quali battenti bandiera del Pd, con l’aggiunta di qualche civico, respingendo in questo caso l’accusa di un’azione portata avanti esclusivamente dalla Lega Nord.
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