Bozzolo, il monologo
di Nicola Scognamiglio e
il silenzio intorno…

Nella foto Scognamiglio durante l’ultimo consiglio
BOZZOLO – Non c’è stato il botta e risposta che ci si aspettava lunedì sera a Bozzolo. Durante il consiglio comunale nessuno ha voluto o potuto controbattere allo sfogo di Nicola Scognamiglio. Eppure l’ex assessore e vicesindaco ha fatto nome e cognome dei componenti la giunta che adesso sono diventati avversari dopo le sue dimissioni. Ha puntato il dito su Diletta Pasetti e su Alice Borsari accusando entrambe di mentire sulla nota questione dei profughi, ben sapendo che la decisione di non accoglierli era frutto di una scelta univoca di tutta la Giunta.
Anche il fatto di prendere decisioni senza interpellare gli altri componenti non corrispondeva al vero al punto che Scognamiglio ne ha chiesto conferma al sindaco imputandogli di aver subito ricatti dai famosi dissidenti arrivati a chiedergli persino di non respingere le sue dimissioni da assessore e vicesindaco. Torchio ha annuito con la testa come a dire che le cose stavano così, ma non poteva farci nulla. Anche la Pasetti ha solo tentato un minimo accenno chiudendosi poi nel silenzio, anzi chiedendo a più riprese che si desse spazio ad altro argomento considerando che l’ingegner Bernini era in attesa di svolgere la sua relazione, come se stesse cercando un’interruzione al duro monologo di Scognamiglio. Una tattica molto simile a quella adottata dagli allenatori che chiedono la sospensione (il time out) della partita nei momenti di difficoltà della loro squadra. Chissà perché poi i discorsi e gli attacchi si sviluppano solo e sempre attraverso i siti mediatici come Facebook o al bar quando il posto deputato per i dibattiti dovrebbe essere democraticamente quello del Consiglio Comunale.
Rosario Pisani
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