Nasce il Comitato
per l’Oglio Po: “Ogni
cittadino ci aiuti”
Nella foto un momento della conferenza
CASALMAGGIORE – Sarà Francesco Maldera, radiologo in pensione che ha lavorato sia a Viadana che a Casalmaggiore e dunque conosce benissimo la sanità dell’Oglio Po, il presidente del Comitato per salvaguardare il nosocomio di Vicomoscano, presentato nel tardo pomeriggio di giovedì presso la Biblioteca Mortara di Casalmaggiore. “Un comitato che nasce, sia chiaro, non perché l’Oglio Po non sia una eccellenza territoriale – ha ricordato Luigi Borghesi, medico dello stesso ospedale tra i fondatori del comitato – quanto piuttosto perché qualche difficoltà c’è ed è bene non abbassare la guardia, oltre a pungolare e stimolare le nuove direzioni generali che entro l’anno dovrebbero essere nominate nell’ottica della riforma regionale sanitaria”.
“Vogliamo essere presenti nella volontà di difendere gli assetti sanitari e territoriali degli ex distretti di Casalmaggiore e Viadana – ha spiegato Maldera – e per questo ringraziamo, per cominciare, tutte le forze politiche che hanno ottenuto un primo risultato nella giornata di mercoledì in Regione Lombardia”. Come noto infatti la Regione si è detta disposta a inserire, nella nuova geografia sanitaria regionale, un ambito distrettuale unico dell’Oglio Po, la cui programmazione sarà decisa dalla Ats Valpadana, comprendente l’Asst di Mantova e l’Asst di Cremona.
“Creando questo comitato – ha aggiunto Maldera – abbiamo condiviso una progettualità, cercando la fattibilità tecnica, sanitaria e politica. Il messaggio politico è rivolto alla cittadinanza, alla quale chiediamo di supportarci e aiutarci con la raccolta firme che proseguirà fino al 31 dicembre prossimo, per consegnare alla dirigenza della nuova Ast e delle nuove Asst il messaggio di un territorio intero: i nostri cittadini dimostreranno, con questa raccolta firme, di rivendicare il diritto alla salute, che è garantito dalla Costituzione Italiana. Anche per questo voglio precisare che il Comitato è apolitico, senza simboli di partito, e anzi abbiamo bisogno di tutte le forze politiche e del loro supporto, senza escludere nessuno a priori”.
La petizione, nello specifico, chiede che all’Oglio Po rimanga la Dea, oltre al ripristino dei primariati di Pediatria e Ortopedia e alla nomina del nuovo primario di Chirurgia, carica da troppo tempo rimasta vacante. Si chiede inoltre il mantenimento del Punto Nascite, il recupero del Pot di Bozzolo e del presidio socio-sanitario di Viadana. “Per la prima volta vi è un Comitato, un’entità che può fare da punto di riferimento per l’intero comprensorio” ha sottolineato Maldera, rimarcando il ruolo della neo-costituita formazione.
Borghesi, che è anche vicepresidente degli Amici dell’Ospedale Oglio Po, ha ricordato che le “buone notizie giunte da Regione Lombardia devono ora passare ai fatti: le parole sono rassicuranti, ma nella nuova legge sanitaria, per ora, l’ambito distrettuale unico dell’Oglio Po non esiste ancora. La nostra raccolta firme parte proprio dal ripristino dei primariati, che è essenziale per potenziare il nostro nosocomio. Coinvolgere i cittadini significa porre alla nuova Ast e alle nuove Asst la giusta pressione giunta appunto dal territorio, ossia dal basso”.
Era presente alla conferenza stampa anche un’altra delle fondatrici, ossia Annamaria Piccinelli, che organizzerà le varie raccolte firme. “In primis comunico il mio numero di cellulare, 348-3210362, perché sono a disposizione per ogni informazione. L’idea è di fare in modo che a questo Comitato possano aderire, anche come sottoscrittori, molte associazioni di volontariato, che costituiscano così una espressione del territorio molto allargata. Sul Casalasco abbiamo l’ok di 12 comuni anche per organizzare le varie sedute per raccogliere le firme, ora ci stiamo muovendo per ampliare la nostra base operativa su Viadana e sul Viadanese. Chiediamo sin d’ora la disponibilità ad attività commerciali e supermercati per poter piazzare banchetti di raccolta firme, con locandine, fogli e autorizzazioni necessarie. Ovviamente saremo presenti ai vari mercati settimanali nei comuni del territorio e partiremo dalla ormai prossima Fiera di San Carlo”.
E’ possibile una sola firma a persona, pena l’annullamento, mentre possono ovviamente firmare soltanto i maggiorenni. Non si esclude, previa autorizzazione dell’Azienda Ospedaliera di Cremona, l’installazione di un banchetto di raccolta firme stabile anche nel piazzale o nell’atrio dell’ospedale di Vicomoscano. A fine anno la sottoscrizione sarà chiusa e consegnata ai nuovi dirigenti sanitari del territorio. E’ stato infine ricordato l’evento di venerdì sera alle ore 20 a Villa Medici del Vascello a San Giovanni in Croce, per una cena di raccolta fondi.
Giovanni Gardani
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