Sabbioneta in cattedra
all’Università
di Aquisgrana
Nella foto una veduta aerea di Aquisgrana
SABBIONETA – Sabbioneta centro d’Italia ad Aquisgrana. Proprio così, nella città che nel 1165 venne dichiarata sede imperiale da Federico Barbarossa, in Germania, la Piccola Atene sarà ospite il primo weekend di novembre con una rappresentanza dei propri uffici comunali per una lezione, a livello anche universitario, su come sia possibile conservare il patrimonio architettonico e artistico del Cinquecento, meritandosi così la promozione a sito Unesco.
Un incontro che rappresenta l’apice, per il momento, della collaborazione iniziata tre anni fa tra il comune sabbionetano e l’Università di Aquisgrana: se non che sino a questo momento erano stati docenti e studenti tedeschi a venire in visita all’interno delle mura gonzaghesche, mentre ora tocca a Sabbioneta rendere la cortesia con una delegazione composta dall’architetto Andrea Marchini, dal geometra comunale Raffaella Argenti e molto probabilmente anche dallo storico e appassionato di cultura a tutto tondo Giovanni Sartori e dal sindaco Aldo Vincenzi. Sabbioneta sarà anche il soggetto e l’oggetto di una mostra che la pone sin dal titolo come “Città ideale del Rinascimento”, rappresentando dunque l’Italia, dal 5 al 7 novembre, nel Dialogo sul Patrimonio Mondiale dell’Umanità, promossa appunto proprio da Unesco.
Saranno i due più importanti progetti di ricerca di cui si occupa l’università di Aquisgrana ad aprire la discussione: il complesso palazziale di Aquisgrana e la Piccola Atene italiana, due esempi che illustrano come il patrimonio culturale (ed in particolar modo il patrimonio dell’umanità) venga analizzato dal mondo scientifico e quindi messo a disposizione del pubblico da parte delle istituzioni. Un premio meritato, specie per il momento in cui arriva: Sabbioneta ha infatti messo mano al patrimonio negli ultimi mesi, ottenendo finanziamenti per il recupero, post terremoto, di Galleria degli Antichi e anche per il restauro della facciata esterna di Palazzo Ducale, solo per restare ai due esempi più significativi, senza scordare il service del Rotary Casalmaggiore Viadana Sabbioneta, che lo scorso 26 settembre ha rimesso a nuovo, con foto ad altissima risoluzione, la Sala dei Cesari, priva dal 1774 dei dodici capolavori di Bernardino Campi.
Giovanni Gardani
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