Cronaca

Il Gal Oglio Po Terre
d’Acqua rivendica
la sua unicità

SCANDOLARA RAVARA/POMPONESCO – “Un po’ di cautela in più ci vorrebbe da parte di tutti’, così Velleda Rivaroli, sindaco di Scandolara Ravara. “La cautela nei proclami ci vuole perché ci sta andando di mezzo un territorio che si trova spaccato, con ambizioni che vengono nascoste dietro parole come vecchio e nuovo. Qui non si sta parlando solo di una Società, si parla di un’area, l’Oglio Po, che finora è stata unita nella programmazione di sviluppo, prima che nella geografia. Almeno ora sappiamo chi vuole rompere tutto questo. Stiamo facendo molte riunioni, e siamo molto compatti, altro che le azzuffate dipinte da qualcuno. Stiamo lavorando molto sul partenariato e sul rispondere ai bisogni del territorio, invece, che sono le cose che contano”.  E i mantovani non sono da meno: Giuseppe Baruffaldi, che da tempo voleva parlare pubblicamente, si sfoga “una cosa dovremmo davvero impararla dal Destra Secchia, loro non si spaccano, restano uniti, e restando uniti hanno tutta la convenienza a inserirsi sulle nostre progettazioni. Hanno un Consorzio che si chiama Oltrepo Mantovano, un Distretto Rurale che si chiama Oltrepo Mantovano, anche se perdono il GAL che ha quel nome, la loro identità resta. Il territorio dell’Oglio Po si è identificato con il suo GAL, se perdiamo questo saremmo un’area indifferenziata. Invece non siamo Casalasco e nemmeno Viadanese: siamo Oglio Po. Sulla sanità si fanno passi in avanti, vogliamo farne indietro sullo sviluppo locale?. Spiazzante inoltre il comportamento del Presidente del GAL Oltrepo Mantovano che, in veste di Presidente della Provincia, propone a poco meno di un mese dalla chiusura del bando e due ore prima di un’assemblea così determinante per il GAL Oglio Po, l’aggregazione dei due territori (quando le Colline Moreniche lavorano per estendersi sul basso Garda bresciano)”. Il GAL Oglio Po, nel frattempo, sta proseguendo a lavorare per il territorio, come da mandato assembleare e con le numerose iniziative in corso.

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