“San Grossi esempio per
giovani”. Vicobellignano
festeggia parroco Santo
Nella foto Papa Francesco durante la celebrazione e la gigantografia di San Vincenzo Grossi (dalla diretta di Cremona 1)
ROMA – Quando, alle ore 10.32, la cerimonia di canonizzazione inizia, Piazza San Pietro a Roma è gremita, come sempre in queste circostanze, e in religioso silenzio, emozionato e partecipe, restano anche i 60 pellegrini giunti da Vicobellignano. Quando, all’incirca cinque minuti dopo, Papa Francesco in latino pronuncia l’ordine della lettera apostolica, la Chiesa cremonese accoglie un nuovo Santo e anche Vicobellignano, una delle più grandi frazioni di Casalmaggiore ma pur sempre un piccolo paesello di poco più di mille anime, può festeggiare colui che per 34 anni (dal 1883 al 1917) è stato parroco proprio nella chiesa di Santa Maria Assunta, ossia don Vincenzo Grossi.
Uno dei quattro, perché domenica mattina la Chiesa Cristiana ha festeggiato altri tre Santi, ossia i genitori di Santa Teresa di Lisieux, Ludovico Martin e Maria Azelin Guerin, oltre a Maria dell’Immacolata Concezione. Una festa per l’Italia, dunque, ma anche per Spagna e Francia, giunti a Roma in Vaticano con delegazioni molto numerose. La messa, trasmessa in diretta anche da Cremona 1, ha trovato nell’omelia di Papa Francesco parole di stima e ammirazione per l’operato di don Vincenzo Grossi definito “parroco sempre zelante e attento ai bisogni della sua gente, soprattutto alla fragilità dei giovani. Un Buon Samaritano per i bisognosi, che spezzò per tutti loro il Pane della Parola”.
Papa Francesco ha spiegato che la testimonianza di don Grossi, già Beato dal 1975, “è luminosa, perché sprona a perseverare nel servizio gioioso dei fratelli”, tanto che lo stesso Pontefice ha unificato in un unico giudizio lo spirito dei quattro santi verso il prossimo. “Dal cielo ora vegliano su di noi e ci proteggono con la loro potente intercessione” ha chiosato il Papa argentino, rendendo di fatto ufficiale anche per la Chiesa la canonizzazione. “E’ una grande emozione” ha testimoniato nel mentre sui social network uno dei pellegrini giunti da Vicobellignano in Vaticano, a conferma di quanto fosse sentito e atteso questo evento, per uno dei parroci più influenti nella storia della frazione casalese. Per il comprensorio erano presenti, tra i parroci, don Gabriele Bonoldi, con don Franco Vecchini, per Vicobellignano, don Antonio Censori e il predecessore don Virginio Morselli per Viadana, oltre al postulatore per la causa di beatificazione di don Primo Mazzolari, don Bruno Bignami.
Al termine della celebrazione, tra le reliquie visibili in particolare grazie agli zoom delle telecamere e le gigantografie dei quattro Santi, che invece hanno “parlato” all’intera piazza progettata dal Bernini, Papa Francesco ha lanciato un messaggio di pace per il Medio-Oriente e per la Terra Santa in particolare, lacerata da conflitti a sfondo religioso ormai senza fine. Poi, alle 12.02, il Pontefice ha salutato le Diocesi di Lodi e Cremona, quest’ultima guidata dal vescovo monsignor Dante Lafranconi, oltre ai fedeli giunti dalla nostra provincia, senza dimenticare l’ordine fondato da San Vincenzo Grossi ossia le Figlie dell’Oratorio, con sede principale a Lodi. “L’esempio di San Vincenzo sia di grande sostegno per il vostro impegno nell’educazione cristiana delle nuove generazioni” ha concluso Papa Francesco in una domenica che Cremona, e nel suo piccolo Vicobellignano, non potranno dimenticare.
Giovanni Gardani
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