Ospedale Oglio Po,
lungaggini e mancanze
al centro dell’incontro
Nella foto l’ospedale Oglio Po
CASALMAGGIORE – Nove mesi di attesa per una visita nefrologica, sei mesi per quella endocrinologia. Anche le donne in attesa di un esame alle mammella dovranno pazientare circa sei mesi a meno che decidano di rivolgersi ad un laboratorio privato. Tanta pazienza anche per chi deve sottoporsi ad un controllo ortopedico non effettuabile prima di mesi così come per una ecografia all’addome. Un po’ meglio per la gastroscopia e colonscopia effettuabile 30 giorni dopo la prenotazione al Cup.
Questi alcuni degli argomenti che verranno affrontati durante l’assemblea organizzata per venerdì sera alle 20,30 presso l’Auditorium Santa Croce in piazza Garibaldi a Casalmaggiore. “Giù le mani dall’ospedale Oglio Po” il titolo dell’incontro pubblico presentato nei giorni scorsi e voluto da una serie di istituzioni e partiti del territorio preoccupati da come la situazione non conosca nessuno sbocco nonostante i problemi e le preoccupazioni vengano da tempo manifestati. Oltre ai tempi d’attesa lunghissimi all’interno del dibattito verrà affrontato ancora una volta il mancato rinnovo di tre primari, la continua esternalizzazione dei servizi la chiusura del reparto di bassa intensità chirurgica avvenuto in agosto.
“Cosa stanno facendo al nostro ospedale?” è la domanda che l’opinione pubblica si pone e che verrà affrontata durante l’incontro dal dottor Luigi Borghesi e Francesco Maldera per l’Associazione Amici dell’Oglio Po assieme a Monica Vangi della Cgil funzione pubblica. Preoccupazioni e timori che si manifestano da tempo e che, come si diceva, sono periodicamente portati alla conoscenza dell’opinione pubblica presentandosi pure ai vertici dirigenziali provinciali da cui invece ogni volta giungono rassicurazioni e inviti a non prestare ascolto a cattive e inopportune chiacchiere senza costrutto. Però le cose restano sempre come prima con decisioni e promesse sempre rinviate all’infinito.
“Siamo ad un momento di svolta per l’Oglio Po” recita il volantino distribuito per annunciare l’assemblea. “Il nostro ospedale ha grandi potenzialità tecnico scientifiche e ha un importante bacino d’utenza tra Viadana, Casalmaggiore e Bozzolo. Non assecondiamo il gioco di chi vuole depotenziarlo e dirottare l’utenza in altri centri. Chiediamo di rinnovare i primariati mancanti, di potenziare il personale perché vengano sfruttati a pieno le attrezzature in dotazione e diminuiscano di conseguenza i tempi di attesa per esami e visite specialistiche. Non vogliamo essere costretti a spostarci a Cremona o a Mantova o in centri privati dove i costi sono maggiori. Informiamoci, denunciamo i disservizi , chiediamo di non tagliare più risorse. Chiediamo investimenti, salviamo il nostro ospedale!”. Questo l’appello al centro dell’incontro di venerdì sera a cui è facile prevederlo prenderà parte un gran numero di cittadini.
Rosario Pisani
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