Lazzari, Chiesa e Silla,
la voce casalese trionfa
al concorso Eridanos
Nella foto un momento della premiazione
GUSSOLA – Ha un forte accento casalese la nona edizione del Concorso Letterario Eridanos, organizzato dall’Arcibassa di Gussola e che ha visto il successo di Giampietro Lazzari e il terzo posto di Claudio Chiesa, in due differenti sezioni dell’iniziativa. Un premio per due scrittori diversi, anche per il genere che affrontano, che da qualche anno avevano tentato la strada del Concorso Eridanos di Gussola.
Lazzari ha vinto il primo premio nella sezione “Racconti brevi”, con “Salam Day”: “E’ una narrazione molto nostrana – racconta l’autore – perché narra di una vecchia usanza tra amici, un ritrovo periodico e una giornata intera dedicata a mangiare il salame nella cascina di un’amica. E’ un’esperienza che per anni ho vissuto in prima persona e ho trasposto in un racconto semiserio”. Lazzari aveva già partecipato all’Eridanos sia nel 2013, con un racconto sulla propria nonna e sulla famiglia, sia nel 2014: nel primo caso arrivò una segnalazione, nel secondo nulla di fatto. “Ma questa vittoria non me l’aspettavo ed è una bella soddisfazione. Da 2-3 anni mi diletto con questi racconti brevi che trovano spazio sul periodico della Pro Loco “Casalmaggiore” e mi dicono siano graditi. Sto pensando, se vi sarà l’opportunità, di mettere insieme i 15-20 scritti che ho prodotto in una piccola raccolta. Vedremo”.
Un premio “casalese” assegnato dalla giuria composta da Stefano Prandini, Nicola Galli, Mara Viola, Lorena Montini e Letizia Frigerio, è arrivato pure per la giovane Chiara Silla, al secondo posto nella categoria Green con “L’ultima sigaretta”: per lei una bella soddisfazione e uno stimolo in più per proseguire su questa strada, quella della scrittura, che pare apprezzare molto con buoni risultati.
Un’altra presenza fissa al concorso negli ultimi anni è quella di Claudio Chiesa di Vicobellignano, che si diletta da una ventina d’anni con poesie in dialetto e non a caso all’attivo ha pure una pubblicazione, “Li paroli di paisàn”, del 2009, nella quale raccoglie una sorta di dizionario nostrano. “Ho partecipato mandando quattro poesie, due in dialetto per la sezione B e due in italiano per la sezione A. Ho vinto con una poesia dialettale, “La Rusada”, dedicata appunto alla rugiada. Non ti aspetti mai di arrivare sul podio e invece mi sono preso un terzo posto di valore: si tratta del resto di un concorso nazionale, tanto che il vincitore della mia categoria era di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna. E’ stato positivo sentire poesie dialettali da tutta Italia, una arrivava addirittura dalla Calabria, un’altra da Pordenone. Ho partecipato in 2-3 occasioni e stavolta è andata bene, mentre per quanto riguarda altri progetti, sto pensando di pubblicare una sorta di aggiornamento de “Li paroli di paisàn”, perché nel mentre il vocabolario si è arricchito”.
Giovanni Gardani
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