“S-Legami dal gioco”:
da Gussola parte
la sfida alla ludopatia
Nella foto, i relatori della conferenza
GUSSOLA – “S-Legami dal gioco”: questo il titolo del progetto che ha nel distretto casalasco la base, il comune di Gussola il vertice capofila e il Concass la cabina di regia. Un’iniziativa premiata da Regione Lombardia con un finanziamento di 50mila euro e che si propone di combattere le ludopatie, il gioco d’azzardo reale e telematico, guardando non solo alle patologie conclamate tra gli adulti ma anche alla prevenzione da effettuare sui minori, nelle scuole e tramite le associazioni del territorio, coordinate dal Cisvol. “S-Legami dal gioco” è stato presentato venerdì in municipio a Gussola, alla presenza del sindaco Stefano Belli Franzini e della direttrice del Consorzio Casalasco Servizi Sociali Katja Avanzini. Con loro, il capogruppo di maggioranza consiliare gussolese Miriam Voltini, le referenti del Cisvol Maria Chiara Zani (in duplice veste anche come rappresentante del Polo Romani di Casalmaggiore) e Sara Ferrari, delle direttrici scolastiche Cinzia Dall’Asta (Istituto Comprensivo Diotti), Maria Assunta Balestrieri (Dedalo), Antonella Maccagni (Fondazione Santa Chiara) e poi Maria Rosa Concari per il comitato casalese di Croce Rossa Italiana.
Gussola, riconosciuto scherzosamente come il Comune delle tombole, non a caso è capofila di un progetto di tale portata: “E’ fondamentale fare rete”, ha sottolineato il sindaco Belli Franzini, “per affrontare un problema che ha ripercussioni anche economiche su tutta la comunità”. “Il grande tema da affrontare è la solitudine relazionale – così la direttrice del Concass, Avanzini – evidente nei casi di ludopatie conclamate, che portano all’isolamento”. ‘S-Legami dal gioco’ si articola in tre fasi. “Una di formazione – ha illustrato Avanzini -, che riguarda le classi terze della scuola media. Sono trenta in tutto, per circa seicento giovani studenti. Incontri formativi verranno organizzati anche per la popolazione anziana, per i volontari delle varie associazioni del territorio e per gli amministratori pubblici”. “Il secondo ambito di azione riguarda le azioni ‘no slot’, verso pubblici esercizi e cittadinanza, con la realizzazione di eventi sportivi, spettacoli ed un meeting finale. La terza fase è rivolta invece alla popolazione con la creazione di sportelli d’ascolto e orientamento, che vedranno coinvolti Croce Rossa, Anfass, Consorzio Ethica ed Asl”.
Da tutte le direttrici scolastiche presenti alla conferenza è stata sottolineata l’importanza della prevenzione, che nelle scuole verrà affrontata dagli insegnanti attraverso l’uso del pensiero logico-matematico, “deterrente per smontare il mito della vincita al gioco d’azzardo”, per dirla con Avanzini. “La forbice delle età di chi è affetto da ludopatia si è allargata – ha spiegato Voltini – così come le modalità d’accesso ai giochi d’azzardo, con l’online ormai a portata di tutti. E’ importante puntare sull’aspetto dell’aggregazione sociale di giochi sani”: anche così il Comune delle tombole sfida la ludopatia.
Simone Arrighi
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