I sindaci del
comprensorio si
smarcano dal Gal
CASALMAGGIORE – È stato pubblicato sul BURL n° 33 del 10 agosto 2015 il nuovo bando per il programma di sviluppo locale che pone sul piatto una dotazione finanziaria complessiva di 64.300.000 euro. La stessa Regione in diverse riprese ha posto il punto sulle modalità di presentazione del progetto, e la cosa più discussa dagli addetti ai lavori e dagli amministratori è la possibilità di proporre il progetto agli attuali GAL già costituiti a valere sulla Programmazione 2007-2013 che, con nota del Dirigente del settore Agricoltura di Regione Lombardia, espressa a mezzo fax sul sito ufficiale, non consente ai GAL di essere componenti del partenariato e di conseguenza capofila degli stessi. “Sembra ormai pacifico che gli attuali GAL non possano essere più i promotori del progetto PSL perché esclusi proprio dalle modalità del bando stesso”: a darne comunicazione, sono i sindaci del comprensorio Oglio Po, firmatari di un documento che riportiamo integralmente.
La situazione appare piuttosto critica anche perché il territorio stesso, se dovesse perseguire la strada proposta dall’attuale GAL Oglio Po, rischierebbe di vedere il progetto rigettato perche inammissibile.
Alcuni Sindaci del territorio, attenti alla problematica ed animati dalla necessità di non perdere contributi importanti per lo sviluppo locale del settore agricolo, stanno facendo rete per catalizzare il partenariato richiesto dall’azione della misura 19 (PSR) coinvolgendo come progettista alcuni dipartimenti universitari, molto motivati e fortemente interessati al tema rurale ed in particolare alle tipicità dell’Oglio Po.
Già dai primissimi contatti con lo staff di progettazione si è percepita la possibilità di azioni importanti per la valorizzazione del territorio; gli interventi all’interno dei quali vengono attivate le operazioni dovranno essere i seguenti:
• Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri)
• Sviluppo della filiera dell’energia rinnovabile (produzione e risparmio energia)
• Turismo sostenibile
• Cura e tutela del paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità (animale e vegetale)
• Valorizzazione e gestione delle risorse ambientali e naturali
• Valorizzazione dei beni culturali e patrimonio artistico legato al territorio
• Accesso ai servizi pubblici essenziali
• Inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati e/o marginali
• Legalità e promozione sociale nelle aree ad alta esclusione sociale
• Reti e comunità intelligenti.
I progettisti hanno già abbozzato idee innovative e proposto progetti importanti per il territorio, in particolare per il settore agricolo con possibilità di sviluppare ed implementare anche attraverso persone chiave conoscenti nel dettaglio il territorio.
Presto gli Amministratori del nuovo partenariato convocheranno i Sindaci dell’area Leader per presentare il progetto, unico modo per scongiurare il rischio di non ottenere preziose risorse per il territorio.
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