Sport

Palio della Zucca, 165
di corsa negli angoli
magici di Casalmaggiore

Nella fotogallery alcuni momenti del Palio della Zucca

CASALMAGGIORE – E’ stato un Palio della Zucca bagnato dalla pioggia, ma non per questo meno suggestivo. Anzi, potremmo dire che, a fronte di una partecipazione comunque discreta, che ha toccato quota 165 tra donne, uomini e bambini, con percorsi studiati ad hoc per ciascuna categoria, la bellezza del percorso e i complimenti arrivati, spesso anche durante lo sforzo fisico, dagli stessi podisti (corridori o “passeggiatori”, e anche iscritti al Nordic Walking, che pure sul porfido non hanno potuto utilizzare i loro bastoni tipici), hanno ripagato Andrea Visioli e l’organizzazione, oltre allo sforzo di tanti volontari, del servizio d’ordine e dei privati.

Una corsa, insomma, sulla lunghezza di 8.7 km (tre giri da 2.9) per gli agonisti o di 5.8 (due giri) per il percorso non competitivo, che ha mirato molto più sulla qualità che sulla quantità. Ottenendo riscontri indubbiamente positivi: è stata infatti mostrata, agli stessi casalesi ma anche a chi è arrivato dalle province limitrofe, in particolare Brescia, Parma e Mantova, la Casalmaggiore nascosta, con scorci davvero maestosi che però spesso, rintanati tra le viuzze del centro storico, non sono facili da osservare specie se l’occhio non è allenato ad osservare. Gambe e cuore insomma, mente e muscoli con il colpo d’occhio di Palazzo Melzi (anche e soprattutto negli spazi e nelle scalinate interne), dell’Arco fronte argine di via Giordano Bruno, dell’Isola Bella, di via Cavour, via Baldesio e del cortile Sartori con il Torrione, senza scordare – per molti un tuffo nel passato – il passaggio all’interno dell’ex Asilo Chiozzi. Sì, è stata infatti una corsa outdoor e indoor insieme, grazie anche ai privati che hanno consentito il lasciapassare all’interno di percorsi altrimenti nascosti alla pubblica vista e in qualche caso all’interno di abitazioni o negozi. Anche per questo il tracciato era davvero particolare, con molte curve e con vie principali spesso percorse soltanto per una decina di metri, con lo scopo di “tagliare dentro” e osservare la parte interna. Di fatto mai nessun Palio aveva toccato così tante vie, intese nominalmente e come tragitto, come questo. Si pensi, ad esempio a via Ponchielli, di lato rispetto al teatro Comunale, o a via Garibaldi vicino all’argine, a via Centauro e via Vaghi, e non solo.

Passando al lato agonistico, il Palio è stato vinto da Luca Tenca di Sabbioneta, che ha chiuso i tre giri in 30’21’’, seguito da Cristian Ciobanu di Parma e dall’altro parmigiano Matteo Filippi. Tra le donne ha invece vinto in 24’18’’ sulla distanza di 5.8 km Rossella Poli, abituata a queste gare podistiche cittadine, tanto che soltanto domenica scorsa aveva gareggiato giungendo seconda nella Corsa del Rey di Rivarolo del Re. Seconda tra le donne Daniele Papetti di Travagliato, terza Patrizia Bazzani, quarta la spagnola Yazmina Herguido di Parma. Particolare il momento che ha fatto da prequel rispetto alla corsa vera e propria, con il Palio dei Bambini, impegnati dalle 9 (il Palio degli adulti è partito invece alle 9.25), con 19 baby al via sulla distanza ridotta di 1.2 km.

Lo start è stato dato da Fausto Eseosa Desalu, introdotto dal sindaco Filippo Bongiovanni e dall’organizzatore Andrea Visioli, che una volta di più ha ringraziato la Polizia Locale e i volontari di Protezione Civile, Guardie Ecologiche Volontarie (con ben 18 presenze, mai un numero simile era stato toccato in passato) e Croce Rossa Italiana. Tra i bambini si sono imposti Federico Disca del Triathlon Stradivari e Cristina Bouras della stessa società, ma la medaglia, consegnata direttamente dal primo cittadino, è stata messa al collo di tutti i partecipanti, alcuni davvero giovani e accompagnati per qualche metro dalle mamme o dai genitori. A tutti i partecipanti è stato anche consegnato un pacco gara, simpaticamente “condita” dalla presenza di una zucca tipica casalasca. Insomma, una festa cittadina che il maltempo non avrà favorito, ma neppure ha guastato. E una Casalmaggiore nascosta che meritava di tornare alla luce, unendo di fatto sport, agonismo e anche turismo e cultura.

Giovanni Gardani

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