Feste e turismo

La Cuccagna sotto
le luci del listone. Ed è
subito festa dei dialetti…

Nella fotogallery alcuni momenti della prima serata della Festa della Zucca

CASALMAGGIORE – Prima il ritmo compassato dei filòs, dei racconti di una volta, ciascuno legato a una delle dodici frazioni di Casalmaggiore. Poi quello sincopato del Palo della Cuccagna, novità assoluta sul listone di piazza Garibaldi, che ha attirato duecento persone, incuriosite da un passatempo goliardico ormai promosso a sport, con tanto di federazione italiana, la Aipc, riconosciuta dal Coni. Quello che infatti non tutti sapevano era che Casalmaggiore giovedì sera sarebbe diventata sede della tappa numero 8 del campionato italiano. Una tappa importante, forse decisiva, per i Rosengarden di Bergamo, che hanno sbaragliato la concorrenza di tre altre formazioni e hanno allungato in classifica, salendo a 30 punti (ogni tappa assegna 5 punti al primo che scala il palo) con un vantaggio di 6 lunghezze rispetto alla Serenissima Venezia, quando al termine mancano soltanto tre gare. Mancava solo la squadra dei Lariani di Como, mentre hanno preso parte alla tappa casalese anche la stessa Serenissima, i Campagnoli di Verona e i Malmessi di Brescia. Massimo Giusti ha guidato la giuria tecnica, che doveva convalidare ogni salita da parte delle squadre.

Chi pensava di assistere al Palo della Cuccagna che solitamente si vede nelle piazze – quello cioè che porta alla scalata per cercare di conquistare salami o prodotti gastronomici – s’è dovuto ricredere: trattandosi infatti di un vero e proprio sport tradizionale, il Palo della Cuccagna prevedeva un lavoro anche tattico e strategico da parte delle squadre, composte da quattro giocatori. Uno sforzo fisico notevole necessario per l’arrampicato, uno dopo l’altro, anzi uno sopra l’altro in verticale, dei concorrenti, ma anche una certa intelligenza per ripulire, tratto dopo tratto, il palo alto 13.5 metri dai 10 chili di grasso coi quali era stato cosparso prima del via. Per ogni squadra 25 secondi di tempo alla prima scalata, che sono via via aumentati di 5 secondi, fino alla naturale conclusione della gara. I Rosengarden, per intenderci, hanno vinto dopo una decina di scalate, impiegando in tutto 51 secondi per arrivare alla bandiera italiana posta in cima. Trattandosi di una gara che ha richiesto notevole sforzo fisico, non è parso strano osservare i vari atleti che, vestiti con maglioni e calze di lana per migliorare l’aderenza al palo, facevano stretching e soprattutto si riposavano per alcuni minuti tra una scalata e l’altra, come da regolamento. Per accelerare i tempi a Casalmaggiore sono stati piazzati due pali, sui quali, a turno, due squadre a testa sono salite. Solitamente queste gare si svolgono con un solo palo a disposizione e anche con una decina di minuti di tempo di recupero per le formazioni impegnate. Tutti gli atleti alla fine della gara hanno vissuto un “terzo tempo” a base di zucca sotto il Ristotenda, con cena offerta dagli Amici di Casalmaggiore che hanno organizzato l’evento.

Prima del Palo della Cuccagna, vera attrazione della serata assieme ai “blisgòn”, che per la prima volta in questa quarta edizione della Festa della Zucca sono stati serviti a partire dalle ore 19 sotto il Ristotenda (diviso in tre parti per aumentare la capienza rispetto al passato), Casalmaggiore ha potuto conoscere la storia delle sue frazioni e le tradizioni dei paesi che contribuiscono ad arricchire, anche culturalmente, la storia del capoluogo. Costantino Rosa per Valle e Quattrocase, Benito Scaglioni per Vicomoscano, Graziano Coppi per Agoiolo, Raul Tentolini per Vicobellignano, Carmela Boldrini per Roncadello e Casalbellotto e pure per il trittico Cappella, Camminata e Motta San Fermo (con testi di Gianpietro Tenca, coordinatore del lavoro), Erica Bossi per Fossacaprara, e Alberto Mantovani per Vicoboneghisio a turno hanno raccontato, spesso avvalendosi proprio del dialetto, leggende, tradizioni, storie, personaggi e detti locali, con orgoglio e trasporto. Insomma, il cosiddetto Palio delle Frazioni, lontano dallo schema inizialmente previsto, più che sui giochi, s’è misurato con le parole e i racconti, prima che il Palo della Cuccagna donasse alla prima serata della Festa della Zucca, che inaugura ufficialmente venerdì, la giusta dose di goliardia e, perché no?, competizione…

Giovanni Gardani


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