Cronaca

“Il rap dell’abuso”:
la storia di
Luca Maffi a ‘Terra!’

Nella fotogallery alcuni flash del servizio su Maffi a Rete 4

VICOMOSCANO (CASALMAGGIORE) – Di fatto, si può dire che il territorio Casalasco-Viadanese, tra politica e storie, polemiche e religione, con un tocco di musica, ha colonizzato l’intera programmazione di Rete 4 lunedì sera. Dopo l’intervento di Giuseppe Torchio, a più riprese, durante “Quinta Colonna”, talk in prima serata di Paolo Del Debbio, la scena è toccata, attorno a mezzanotte e mezza, a Luca Maffi, deejay e artefice del progetto Rap Gesù Cristico, che all’interno della trasmissione “Terra!” di Toni Capuozzo ha raccontato la sua storia. La puntata di lunedì, della durata complessiva di un’ora, era incentrato sul tema della pedofilia e degli abusi sessuali ai danni di minori, con storie legate anche all’ambiente della chiesa, per cercare di affrontare una tematica molto delicata da varie prospettive e con differenti sfaccettature. Dopo circa mezz’ora di trasmissione è toccato a Luca Maffi, che ha parlato di sé nel servizio a firma Elia Milani registrato giovedì scorso tra Vicomoscano, dove il deejay di origine bresciana vive con la famiglia, e Casalmaggiore. “Il rap dell’abuso” – questo il titolo del servizio durato all’incirca cinque minuti – ha affrontato proprio il tema della triste vicenda di Luca che da giovane subì appunto un abuso da un uomo di chiesa (non ancora sacerdote), entrando in un incubo psicologico dal quale uscì grazie alla grande fede.

Maffi ha raccontato la sua storia: dal pensiero criminale di sparare a quella persona che aveva abusato di lui, alla volontà di riscatto grazie all’incontro con Dio, al nuovo progetto Rap Gesù Cristico, con lo stesso deejay che alla fine del servizio ha regalato a Milani il suo cd “Salvo per miracolo”, “così potrai partecipare anche tu al progetto di nuova evangelizzazione”. Maffi è stato ripreso nella sua casa, nella sala di incisione, ma anche lungo l’argine con lo splendido sfondo del fiume Po, oltre che nella chiesetta di Vicomoscano, dove ha detto di trovare pace dei sensi e tranquillità ogni volta che entra. Luca ha pure rivelato, mostrando una foto del padre, morto suicida, di sentire la vicinanza del genitore scomparso proprio quando compone il suo rap, essendo stato il padre a sua volta cantante in gioventù. Una storia di fede e perdono, in contrasto con altri servizi andati in onda all’interno di “Terra!”, tanto che Toni Capuozzo, dopo il racconto della storia di Luca Maffi, ha evidenziato queste differenti prospettive e conseguenze, collegate alle personalissime reazioni di ognuno.

Giovanni Gardani

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