Sabbioneta, chiude
la comunità “Serini”:
8 dipendenti a rischio
Nella foto la comunità Serini di Sabbioneta
SABBIONETA – Gli antefatti non lasciavano presagire panorami sublimi e neppure rosee prospettive. Scioglimenti anticipati di consigli d’amministrazione, surroga di presidenti con dimissioni quasi in tempo reale. Con l’aggiunta del ritrovamento di una coltivazione di marijuana all’interno, ovviamente conferibile ad un personaggio solo senza coinvolgimenti esterni.
La comunità di Sabbioneta “Giovanna Serini” riservata ad ospitare ragazze e ragazzi con disagi, conseguenti all’appartenenza a famiglie in difficoltà, ha chiuso i battenti. Gli ospiti sono già stati smistati in strutture simili sparse sul territorio mentre il futuro degli otto dipendenti è appeso ad un filo. Su loro pende la minaccia di un licenziamento in blocco se il Comune di Sabbioneta, che è il maggior azionista della Fondazione Isabella Gonzaga, non riuscirà a trovare una decisione alternativa. L’incontro decisivo si terrà nella giornata di giovedì anche se le speranze per i lavoratori sono ridotte al lumicino.
Unica prospettiva quello di un accordo in base al quale, nel caso la struttura dovesse riaprire entro due anni, per loro vi sarebbe l’obbligo della riassunzione. A portare a questa scelta il forte livello d’indebitamento a cui la neo presidente Sara Malagola non ha potuto porre freno, anche per il passivo accumulato negli anni precedenti. Una situazione finanziaria che andava sistemata prima, ma di fronte alla quale oggi non esisteva diversa alternativa se non quella della chiusura e del licenziamento dei dipendenti.
Rosario Pisani
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