Cronaca

TorreLive Festival:
applausi anche per
la seconda edizione

Nella foto, il pubblico al TorreLive Festival

TORRE DE’ PICENARDI – Il TorreLive Festival è un format che funziona. La riprova è arrivata nelle serate del 27, 28, 29 e 30 agosto. La seconda edizione della kermesse torrigiana è arrivata puntuale, dopo un anno esatto dalla formazione del gruppo – prima in maniera informale e poi ufficiale a tutti gli effetti – dei quaranta giovani che compongono l’associazione ‘Torre di Controllo’. Un’arma in più, quindi, per l’edizione di quest’anno. Un gruppo solido, più unito e coeso sotto molti punti di vista, anche alla luce dell’esperienza accumulata durante l’anno, con il ricco calendario di eventi 2015. “Sono state quattro serate intense e molto partecipate quelle di quest’anno”: fanno sapere gli organizzatori, membri dell’associazione Torre di Controllo. A cominciare da quella di giovedì 27, che ha visto come ospite principale Giulia Dagani, accompagnata da Mattia Tedesco alla chitarra, Andrea Torresani al basso e Diego Barborini alla batteria. La cantante cremonese, reduce da un’esperienza alla trasmissione televisiva ‘The Voice of Italy’ ha letteralmente incantato il pubblico di Piazza Roma, alternando pezzi propri e cover di successo. Un consenso che non ha avuto età, per dei brani che hanno saputo coinvolgere tanti giovani ma anche un buon numero di adulti. Prima dell’arrivo della Dagani, giovedì, sul palco sono saliti i “Koffey’s Afka” e i “Dead Beat Soul”.

Venerdì 28, invece, note pop con il concerto dei “Sig. Solo”, preceduti dai “Long QT Syndrome” e dai “Deiv & Them”. Nella giornata di venerdì è inoltre iniziata la rassegna di conferenze, nella splendida cornice del Castello di San Lorenzo de’ Picenardi. La prima, venerdì, a cura della professoressa Elena Mosconi, ha trattato temi legati al cinema, vedendo la presenza di un pubblico giovane e particolarmente attratto da quella che viene comunemente definita la ‘settima arte’. La seconda conferenza, molto applaudita,  si è tenuta il giorno seguente, sabato 29, ed è stata a cura di Valeria Menichini e Sergio Leali, che hanno spiegato il funzionamento del servizio postale nei tempi antichi. Lo stesso giorno, alla sera, è stato tripudio di applausi per i “Jean Merech Trio”, composto da Guido Carli (batterista di Sting, Zucchero e Irene Fornaciari), Ruggy Rizz e Jean Merech. Il trio, preceduto in ordine di tempo dagli “Uomini Colorati” e dai “Dervisci”, si è esibito con pezzi che hanno segnato la storia della musica, come Knockin’ on Heaven’s Door dei Guns ’N Roses o Smoke on the Water dei Deep Purple. Una vera e propria ondata di buona musica, che ha colpito tutti, persino i più esigenti in quanto a cultura musicale. Tra il pubblico, volti soddisfatti per un ‘ritorno al passato’ di assoluto rilievo.

Domenica 30, ultimo giorno del Festival, la conferenza in Castello di Paolo Carpeggiani, dal titolo ‘Labirinti e giardini’. L’incontro cultuale più partecipato, se si considera il tutto esaurito di posti a sedere e la presenza di numeroso pubblico anche al di fuori dalla sala. Un dibattito molto interessante, collocato in una location adatta alla tematica (non sono mancati confronti e osservazioni ‘dal vero’, nda). Alla sera è stata la volta dell’apericena con il dj set di Silvia Noise e dell’Afro Party curato da Dj Ivans. Successo anche per la mostra allestita in Castello, dal titolo ‘Produzione Paradiso’. Le opere esposte sono state apprezzate dai visitatori. Tutte le sere ha funzionato il servizio cucina e bar. Il primo è stato affidato ad una ditta catering, il secondo è stato gestito interamente dai ragazzi dell’associazione ‘Torre di Controllo’. Il gruppo di giovani organizzatori, nelle sere del Festival, ha pensato anche alle attività commerciali del territorio (con le quali aveva già collaborato durante le ultime manifestazioni, nda). Durante le quattro sere, al bar del TorreLive, tutti coloro che hanno chiesto il caffè sono stati ‘dirottati’ ai bar del paese per la consumazione. Questa iniziativa nasce dalla volontà di agevolare le attività del territorio e di creare la massima coesione e collaborazione con il gruppo.

“Un riscontro, nel complesso, più che soddisfacente”: precisano dall’associazione che rivolge “un sentito ringraziamento a chi ha collaborato, partecipato e favorito l’iniziativa, nei modi più svariati. L’ambizione di unire musica, cultura, ristorazione e divertimento era una bella scommessa. Collaborazione e buona volontà, anche questa volta, hanno portato ad un successo destinato a concedere repliche”.

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