Cronaca

Sabbioneta, altro
smacco: scritte sulle
mura cinquecentesche

Nella foto le due scritte realizzate sulle mura gonzaghesche

SABBIONETA – Dalla città della cultura arriva un altro grave sfregio alla civiltà e alla difesa del patrimonio, tanto che lo stesso sindaco di Sabbioneta, la Città Ideale, Aldo Vincenzi non voleva inizialmente credere alla notizia che era arrivata alle sue orecchie. Dopo l’episodio grave della demolizione “gratuita” di una delle Little Free Library – nella fattispecie quella nel parco di Vigoreto – ecco che lungo le mura di Sabbioneta, patrimonio storico protetto peraltro anche dall’Unesco, sono comparse alcune scritte e simboli lasciare a mo’ di impronta da qualche balordo.

Al di là del contenuto delle scritte – una innocua, “Viadana regna”, e un’altra politicamente riconducibile ad una corrente ben precisa, ossia la croce celtica – quel che più indigna è che questi graffiti abbiano imbrattato un patrimonio dell’umanità, come l’Unesco, appunto, ha dichiarato le mura cinquecentesche e gonzaghesche, che circondano Sabbioneta e ne disegnano la caratteristica pianta. Le scritte sono comparse nel bastione Lodi Rizzini, di lato, quindi visibili soltanto dal parcheggio. Il sindaco Vincenzi, che si trovava a Mantova proprio per approfondire alcuni temi con rappresentanti Unesco (ironia del destino), è stato avvertito attorno alle ore 18 di giovedì e subito ha verificato di persona, restando sconfortato dall’ennesimo episodio poco edificante. E’ presumibile che le scritte siano state lasciate nella notte tra mercoledì e giovedì perché prima non ve n’era traccia. Vincenzi si è sfogato su Facebook: “Non c’è bisogno di andare a Palmira per vedere fondamentalisti idioti. Nel colto Occidente trattano in questo modo un patrimonio dell’Umanità del Cinquecento. Davvero senza parole”.

Giovanni Gardani

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