Bozzolo, accoglienza
immigrati: la minoranza
attacca Torchio
Nella foto, i profughi arrivati a Bozzolo
BOZZOLO – “È stupefacente come il sindaco Giuseppe Torchio si preoccupi, come consuetudine, prima della campagna mediatica e poi dei problemi reali”: così i referenti del gruppo consiliare di minoranza Noi di Bozzolo, circa la questione dell’accoglienza di 14 profughi nigeriani in una struttura su suolo comunale in gestione all’associazione Pobic. “Martedì Torchio proclama che non c’è posto per eventuali profughi a Bozzolo, mercoledì l’annuncio del loro arrivo (giovedì i 14 nigeriani ospiti di Pobic sono realmente arrivati, ndr). Viene quasi da chiedersi se non fosse in realtà ben conscio dell’arrivo previsto e come al solito mescoli le carte per illudere i cittadini della sua non compiacenza sull’argomento”.
“Ricordiamo – proseguono i referenti di Noi di Bozzolo – che giá nel 2011 i profughi arrivarono a Bozzolo e la situazione si dimostrò talmente ingestibile al punto che i profughi fuggirono da una struttura ritenuta inadeguata sul piano strutturale e sanitario. Ci si domanda per tanto se il sindaco, prima di chiamare la stampa, non si sia premurato di chiamare l’Asl e l’ufficio tecnico per verificare l’adeguatezza della struttura come fece invece la giunta Compagnoni nel 2011. La struttura è stata adeguata? Esistono le condizioni di agibilità e abitabilità? Al comune sono stati chiesi i permessi per l’adeguamento? Se sì, forse non è così vero che Torchio non fosse a conoscenza dell’eventuale arrivo di queste persone. Perché ricordiamo che stiamo parlando di persone, e che lo spirito mazzolariano che tutti invocano per riempirsi la bocca, passa anche dal consentire a queste persone di vivere in condizioni di decenza. Metterli in catapecchie che a malapena accoglierebbero animali da stalla noi non lo consideriamo ne un atto di accoglienza ne di benevolenza!”.
“Per di più – continua la nota del gruppo consiliare – il sindaco si preoccupi di accertarsi quante persone potrebbero arrivare, e che questo numero non sia una variabile impazzita nella mani del prefetto o delle associazioni che con i profughi guadagnano: si metta nero su bianco quanti sono, e questo numero sia scritto sulla pietra, non il pretesto per continuare a mandarne. Si preoccupi anche di chiedere garanzie sulla gestione di queste persone: chi sarà responsabile di queste persone? Chi risponderà di eventuali danni? Si mettano nero su bianco le condizioni per le quali potrebbero essere accettati e ci si premuri che queste condizioni vengano rispettate. Continuare a far credere alla gente che le cose capitino sempre al nostro sfortunato Sindaco non regge più! Basta campagna mediatica, si metta all’opera per tutelare gli interessi di Bozzolo e non i suoi proclami”.
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