C’è il divieto ma il cane
la fa proprio lì e
la padrona non pulisce
Nella foto, cane e padrona colti sul fatto
CASALMAGGIORE – “Obbligo raccolta rifiuti organici del tuo cane”. Il cartello è scritto in chiare lettere ed è sormontato dalla immagine stilizzata ma altrettanto significativa di una paletta accanto ad un cane con relativo guinzaglio. L’ordinanza sindacale è la numero 91 del 1998. Sarebbe curioso sapere quante multe sono state fatte in questi 17 anni su tale problema perché di trasgressioni al regolamento si assiste ogni giorno ad ogni angolo delle strade di Casalmaggiore, dal centro, alla periferia sugli argini così come ai giardinetti. Le persone amano gli animali domestici a volte più dei propri cari preoccupandosi di non fare mancare nulla agli amici a 4 zampe, come ad esempio l’espletamento della necessità corporali, uscendo di casa negli orari più inconsueti e con ogni tipo di clima metereologico. In attesa che qualche genio tecnologico riesca ad inventare un wc domestico per animali, la gente non trova altre alternative che correre fuori casa per consentire al proprio bobby di espletare i propri bisogni. Senza farsi riguardo di lordare i marciapiedi, le strade o gli angoli verdi dove avrebbero diritto di utilizzo anche gli adulti e i bambini per rilassarsi o giocare senza fastidiosi e puzzolenti inconvenienti. Invece le esigenze del proprio cane superano ogni altro concetto di educazione e rispetto, fino al punto di commettere l’infrazione addirittura proprio sotto il cartello che esplicita il divieto. Con il totale disinteresse della signora nella foto che di palette e sacchetti proprio si è ben sognata di utilizzare per togliere gli escrementi. L’unico che è sembrato rammaricato per essere stato colto in flagranza (e fragranza) è stato proprio il cane mostrando all’obbiettivo uno sguardo umile, tra il vergognoso e il pentito. Ma ormai era “fatta”. L’animale è stato allontanato dal luogo trascinato al guinzaglio dalla sua padrona che sicuramente quel posticino tranquillo ritiene ormai acquisito di diritto, in barba a leggi e regolamenti.
Rosario Pisani
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