Baruffaldi a gamba tesa:
“Sanità e Gdp, Viadana
non ha condiviso”
Nella foto Giuseppe Baruffaldi, sindaco di Pomponesco
POMPONESCO – Interviene duramente Giuseppe Baruffaldi, sindaco di Pomponesco, dopo le ultime novità riguardanti sia la riforma sanitaria per quanto concerne il territorio viadanese, sia la rinuncia al Giudice di Pace da parte del comune di Viadana. Lo fa con una serie di lettera aperte che mirano a ricostruire gli episodi e che come punto cardine hanno l’accusa di uno scarso coinvolgimento da parte di Viadana, amministrazione capofila, degli altri comuni limitrofi.
SANITA’ – “Il 3 agosto il sindaco del comune di Viadana Giovanni Cavatorta – scrive Baruffaldi – mi invia un documento ad oggetto “Ipotesi di riforma sanitaria” da sottoscrivere e ritornare entro lo stesso giorno che cita testualmente “per far sentire la nostra voce e dimostrare unità d’intenti e di un territorio”. Preciso ho ricevuto il messaggio via e-mail sulla mia posta personale alle ore 10,18 e letto dal sottoscritto alle ore 13,30, in quanto occupato da impegni amministrativi. Alle ore 14,21 dello stesso giorno ho inviato una lettera illustrando le mie considerazioni sull’argomento, visto che, considerati i tempi strettissimi, non ho potuto sottoporre alla Giunta la missiva e deliberare in merito; alle ore 14,49 di ieri l’ufficio di Segreteria del Sindaco ha inviato ricevuta della stessa missiva”.
“Il 4 agosto – prosegue Baruffaldi, ripercorrendo le varie tappe – ho letto un comunicato che non corrisponde a quanto esposto. La mia riflessione verteva sulla responsabilità dei politici e della politica, del rispetto delle regole, della coerenza degli atti e dei comportamenti conseguenti. Ad esempio il sindaco di Viadana Giovanni Cavatorta, prima sottoscrive un documento concordato fra i dieci Comuni appartenenti al Consorzio pubblico servizi alla persona, espressione dell’Oglio Po, successivamente non sottoscrive un documento, sempre relativo all’ipotesi di riforma sanitaria, concordato e sottoscritto da 68 Sindaci su 69 della Provincia di Mantova. Altro esempio: questa mattina, apprendo sempre dalla stampa locale che, il Sindaco del Comune di Commessaggio, il Sindaco del Comune di San Martino dall’Argine, il Vice Sindaco del Comune di Marcaria, il Vice Sindaco del Comune di Dosolo ed il Vice Sindaco del Comune di Rivarolo Mantovano, hanno aderito e sottoscritto il documento predisposto dal Sindaco del Comune di Viadana. Ed a questo punto mi chiedo: questi Amministratori, quando è stato sottoscritto il documento comune inviato alla Regione, erano consapevoli oppure la politica al giorno d’oggi trasforma le regole ed i sottoscrittori?”.
Baruffaldi attacca non tanto il colore politico, ma il modus operando, come si legge. “Constato inoltre che, per gli Amministratori del Comune di Viadana, è una consuetudine quella di imporre agli Amministratori dei Comuni del Distretto Oglio-Po o meglio al territorio, le proprie volontà, senza prima discuterne e condividere insieme le problematiche locali. Questo è accaduto con l’Amministrazione Penazzi ed ora si sta riproponendo con l’Amministrazione Cavatorta. Mi chiedo se questo è il modo giusto di collaborare, come vogliono far credere”.
Per quanto concerne la lettera inviata il 3 agosto da Baruffaldi a Cavatorta, citata dallo stesso sindaco di Pomponesco, eccone il testo completo: “Visto che i politici “in primis” e la politica vogliono farla da “Dittatori” e che questa situazione si è creata grazie al loro apporto, ora tutti si chiamano Pilato. Ora nessuno vuole assumersi delle responsabilità. Saranno quei Sindaci che si sono impegnati a subirsi le ingerenze dei politici. Qui Signori si tratta di servizi, per quanto riguarda il Presidio o Distretto di Viadana. Oggettivamente il Distretto di Viadana, ha sempre operato ai massimi livelli con la gestione a Mantova. Mentre se si pensa all’Ospedale Oglio-Po, con la gestione a Cremona, constatiamo invece risultati pessimi che sono sotto gli occhi di tutti. Questa non è polemica, come può sembrare ai casalaschi e non è “campanilismo”. Occorre inoltre considerare che, i ricoverati, che usufruiscono dei servizi dell’Ospedale “Oglio-Po”, sono per la maggior parte residenti nel Distretto di Viadana.
Inoltre dell’esperienza della gestione cremonese abbiamo già visto gli sviluppi e credere in una nuova gestione, sempre cremonese, è come porgere l’altra guancia. Ritengo che Mantova sia la più efficiente come gestione ospedaliera ed ormai consolidata nella gestione del distretto viadanese come servizi. Sono fermamente convinto che anche i casalaschi dovrebbero fare un passo indietro per condividere quello che di buono i viadanesi hanno saputo portare avanti in questi anni e, visto che la parola spetta più alla politica che agli elettori, i politici traggano le loro conseguenze ed si assumano le proprie responsabilità. Poi è ora di applicare il principio che “Chi sbaglia paga”.
GIUDICE DI PACE – Non è tutto: Baruffaldi infatti accusa l’amministrazione di Viadana di avere preso decisioni senza coinvolgere il resto del territorio anche per quando concerne un altro servizio, quello del Giudice di Pace. In questo caso il primo cittadino di Pomponesco aveva inviato a Cavatorta una relazione alla quale il sindaco di Viadana non avrebbe risposto, decidendo poi di rinunciare all’ufficio senza sentire il parere degli altri comuni. “In riferimento alla comunicazione Prot. n. 19693 del 7/7/2015 – riporta la lettera indirizzata da Baruffaldi – con la presente si comunica che, come da precedenti accordi a suo tempo presi alla presenza dei Sindaci competenti per territorio degli ex-mandamenti di Viadana, Asola e Bozzolo e specificatamente con la presenza del Sindaco di Viadana Penazzi, era stata accolta la proposta della convenzione per l’Ufficio del Giudice di pace comprensiva degli ex-Mandamenti di Viadana, Asola e Bozzolo anche al fine di ottimizzare le risorse ed il servizio.
Si era stabilito inoltre che la sede centrale sarebbe stata Viadana, mentre Asola e Bozzolo sarebbero diventate delle succursali, ovviamente condividendo i tempi di presenza nei Comuni degli ex-Mandamenti. Inoltre chiedo di conoscere il costo complessivo in ragione annua dell’Ufficio comprendente i costi del personale, canone di locazione, utenze, materiale d’ufficio, dotazione informatica, etc. al fine di quantificare l’ipotetica quota di compartecipazione alla spesa del Comune di Pomponesco e per evitare spiacevoli sorprese”. Domande che, per Baruffaldi, non hanno più ottenuto risposte, fino alla decisione finale.
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