Ricordato Francesco
Compagnoni, maestro
di politica e aneddoti
Nella foto Francesco Compagnoni e la chiesa di Tornata
TORNATA/ROMPREZZAGNO – E’ stata ricordata nei giorni scorsi la figura di Francesco Compagnoni, sindaco di Tornata e Romprezzagno, scomparso nel 2009 pochissimo tempo dopo la sua rielezione a sindaco dei due paesi a ridosso di Rivarolo Mantovano e Bozzolo. Storica figura della vecchia Dc casalasca è stato un esempio di grande onestà, e di impegno sociale.
Discepolo di Mario Miglioli fece a sua volta da guida e maestro per tutti coloro che volevano lanciarsi nel difficile mondo della politica. Molto apprezzate la sua bonomia e la sua figura cristallina, unite ad una disponibilità verso la gente senza limiti di tempo e spazio. La generosità, per la quale era conosciuto, lo spingeva a prodigarsi in doni e regali senza limiti, dicendo a tutti che a sua volta si trattava di omaggi ricevuti, salvo scoprire alla sua morte un cassetto pieno di scontrini coi quali si era impegnato di tasca propria. Responsabile di zona di una organizzazione agricola sindacale spesso si recava a casa degli assistiti per assecondarne i problemi e le richieste, rendendosi praticamente irreperibile ai controlli degli ispettori. Uno di questi gli fece rapporto fino a costringerlo a recarsi un giorno presso un alto funzionario a Cremona per giustificarsi. Questi, limandosi le unghie e scarabocchiando distrattamente col pennarello un foglio di carta com’era sua abitudine, alla fine della relazione disse al delatore che si adempiva maggiormente al proprio dovere andando per case e cascine piuttosto che restare in giacca e cravatta in ufficio.
Durante un viaggio in Russia, ai moscoviti che avevano interpretato il suo cognome come “grande compagno” fece notare tenacemente che Compagnoni era semplicemnete il suo cognome. La sua vita è uno scrigno di aneddoti che poi testimoniano la forza e la simpatia con la quale convinceva anche i nemici più ferrei. Un giorno ebbe il coraggio di entrare nella cooperativa più rossa che esistesse nel territorio, nella vicina Solarolo Rainerio. Accolto da espressioni di dileggio, alla frase provocatoria: “Voi siete quei democristiani che hanno mangiato l’Italia”, il sindaco ebbe la risposta prontà che sollevò ilarità stemperando la tensione “Non solo mangiato ma anche bevuto” disse ordinando da bere per tutti i presenti.
Un altro gesto di generosità Francesco Compagnoni lo dimostrò nel 1987, quando al momento di formare le liste per la candidatura alle elezioni alla Camera, fece un passo indietro favorendo la nomina a deputato dell’onorevole Giuseppe Torchio, che ovviamente lo ricorda con immenso senso di considerazione e rispetto. Nella recente cerimonia di commemorazione il baritono Valentino Salvini ha messo in repertorio un brano nostalgico “Una strada nel bosco” che a Francesco Compagnoni piaceva immensamente.
Rosario Pisani
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