Cronaca

Click Day, il comune
di Bozzolo va al Tar…
per un secondo

BOZZOLO – “Per un punto Martin perse la cappa” recitava un antico detto benedettino. Il comune di Bozzolo ha perso un importante finanziamento per pochi secondi di presunto ritardo. Nulla a che vedere con il monaco Martin che non divenne priore a causa di una frase latina male interpretata sulla porta del convento. Il sindaco Giuseppe Torchio invece si è visto sfuggire la possibilità di ricevere contributi statali, perché la domanda inoltrata al Ministero delle Infrastrutture risulta partita alle 9,06 di quel famoso giorno chiamato “click day”. In sostanza per tutti i piccoli comuni italiani era stato stabilito un giorno e un ordine di presentazione, per via informatica, per inoltrare i progetti sperando di essere tra quelli prescelti.

Bozzolo, purtroppo, risultò arrivare al sesto posto tra le municipalità non finanziate, nonostante dalla sala consiliare il famoso tasto d’invio fosse stato pigiato pochissimi minuti dopo le 9, orario fissato per l’inizio degli invii telematici. Dopo alcuni controlli e verifiche si venne a sapere che il Ministero in questione aveva iniziato ad accettare domande a partire dalle 8 e 59 minuti e 59 secondi, quindi non in linea con quanto fissato dal regolamento del bando, che indicava appunto le 9 come orario. Torchio ovviamente per difendere gli interessi della sua comunità si è rivolto al Tribunale amministrativo che lunedì ha comunicato la data fissata per l’udienza, il prossimo 8 settembre a Roma, sperando che la giornata sia foriera di buoni auspici in controtendenza con il famoso proclama badogliano pronunciato nella medesima data 72 anni prima con conseguenze non certo piacevoli. Il contributo richiesto dal comune di Bozzolo, riguardante progetti di housing sociale, era di 250mila euro, inferiore a certe richieste di 400mila accettate ed approvate per altri comuni. Anche questo rappresenta un particolare che potrebbe dare una svolta positiva al ricorso presentato.

Rosario Pisani

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