M5S casalese per il Po
In Regione proposte
contro il bracconaggio
Nella foto Rastelli e Daolio davanti al Pirellone
MILANO/CASALMAGGIORE – Prosegue l’impegno del Movimento 5 Stelle di Casalmaggiore per le problematiche legate al fiume Po. Giovedì 23 luglio due rappresentanti del Movimento, Luca Daolio e Matteo Rastelli, si sono recati a palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale a Milano, per consultarsi con i propri consiglieri sul tema. In particolare la discussione ha cercato di specificare forme di contrasto alle attività illegali degli ormai famosi “predoni del Po”, tra l’altro avvistati anche di recente nella nostra zona.
“Dopo esserci confrontati con il consigliere del M5S Giampietro Maccabiani della VIII Commissione permanente Agricoltura, montagna, foreste e parchi, che era già al corrente dei fatti grazie al materiale e agli articoli da noi inviatigli negli ultimi mesi – spiegano Daolio e Rastelli – abbiamo redatto con l’aiuto di una sua collaboratrice degli emendamenti alla Legge regionale 31/2008. Nel frattempo sono già stati depositati e verranno probabilmente discussi e votati a settembre durante la discussione della Legge di semplificazione 2015 n. 0252”. Queste le proposte del gruppo regionale contro i pescatori di frodo trovati in flagranza di reato: si parte da una sanzione amministrativa che va da mille a 6mila euro, oltre alla revoca immediata della licenza di pesca eventualmente posseduta; si chiede però anche un drastico aumento delle sanzioni, oltre al sequestro e confisca degli attrezzi e del pescato, nonché dei natanti e dei mezzi di trasporto e di conservazione del pescato.
“Quest’ultimo punto è di fondamentale importanza – spiega i 5 Stelle – per l’eliminazione del problema: mentre le sanzioni non vengono spesso pagate a causa del domicilio straniero dei predoni, che approfittano dell’impossibilità del fisco italiano di inseguirli fino al loro Paese d’origine, impossessarsi dei beni degli stessi significa sradicare economicamente la loro attività. Accuserebbero infatti un duro colpo sulle proprie finanze dal valore di diverse decine di migliaia di euro tra barche, veicoli da strada per il trasporto del pesce trafugato, reti, refrigeratori, ecc. Ci auguriamo che questa proposta passi all’unanimità di tutte le forze politiche dato che sia in regione Emilia-Romagna (PD) che in regione Veneto (Lega Nord), confinanti con la Lombardia, il sequestro dell’attrezzatura è già legge”. Nel futuro prossimo il M5S Casalmaggiore collaborerà con i propri eletti in Parlamento per elaborare una proposta di legge che preveda la libertà di intervento interregionale delle forze dell’ordine così da superare gli attuali limiti imposti dalle normative vigenti. “Si lavorerà inoltre – spiegano Daolio e Rastelli – per un progetto di semplificazione ed unificazione di tutte le leggi regionali per il superamento dei numerosi contrasti normativi”.
Infine un appello all’amministrazione di Casalmaggiore. “Per quanto riguarda ciò che compete all’amministrazione locale, siamo ancora in attesa della messa in sicurezza dello scivolo per le barche, lavoro consistente nella sistemazione di una semplice catena antitaglio con apposito lucchetto ed eventuali barriere per evitare l’accesso dal fianco dello scivolo stesso. Grazie a questi lavori si potrebbero finalmente rilevare gli accessi a tale struttura tramite un apposito registro che riporti le generalità di chi ne usufruisce e gli orari di ingresso e uscita”.
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