Amurt da record,
la 24 ore di sport porta
826 partecipanti al Lido
Nella fotogallery alcuni momenti (in notturna e di giorno) della 24 ore
CASALMAGGIORE – I numeri da record si erano già intravisti alle 18 di sabato, quando all’apertura della 24 ore, i 500 iscritti avevano già consentito di raggiungere lo stesso identico numero complessivo di partecipanti totalizzato nel 2014. Sarebbe bastata una sola unità in più, tenendo conto che molte attività sarebbero partite in notturna oppure la domenica mattina, e dunque il record era scontato. Quello che però nessuno, nemmeno Paolo Bocchi, presidente di Amurt Italia, si sarebbe aspettato, era che le iscrizioni lievitassero addirittura del 40% da un anno con l’altro. Alla fine la 24 ore di sport e solidarietà ha raggiunto infatti la quota pazzesca di 826 iscritti, premiando soprattutto la scelta di mantenere le discipline più in voga (cresciute da un anno con l’altro) e di sperimentare, guadagnando molte adesioni anche nei cosiddetti “numeri zero” di alcune discipline.
“Il grazie va ai cento volontari che hanno aiutato – spiega Paolo Bocchi a fine manifestazione – ai responsabili dei vari sport che da mesi hanno lavorato per allestire l’evento e agli Amici del Po e al loro presidente Paolo Antonini, che ci hanno ospitato nel migliore dei modi”. In effetti la polisportiva non ha messo solo a disposizione le strutture sportive, ma anche e soprattutto la zona vicina al campo da rugby, colonizzata da una settantina di tende, con la divisone tra zona famiglia e zona ragazzi che ha facilitato ancora di più la convivenza, migliorando peraltro anche in questo caso i numeri di dodici mesi fa.
Un ottimo risultato, insomma, giunto anche dalle discipline sperimentali, come detto: i giochi di carte per i meno sportivi hanno raccolto 80 partecipanti, le bocce hanno battuto il numero dello scorso anno superando i 100 iscritti, le discipline orientali, nel complesso, hanno abbattuto sempre la fatidica quota 100. Il calcio ha funzionato, ma non c’erano dubbi, vista la popolarità di questo sport per la prima volta sottoposto alla prova della 24 ore, mentre il beach volley s’è confermato sport dell’estate con 29 squadre iscritte al torneo per un totale di circa 150 atleti (la formula era 4×4 e vanno tenute in conto anche le “riserve” di ciascun team). E ancora 84 partecipanti per il nuoto e 80 per il tennis. “Soprattutto abbiamo visto volti sereni e felici, perché il clima di condivisione s’è respirato dalle 18 di sabato alle 18 di domenica, durante tutta la manifestazione” sottolinea Bocchi, che evidenzia anche lo sviluppo del concorso fotografico, vinto da Paolo Mangoni per il secondo anno consecutivo, con Rita Ori seconda e Vincenzo Raeli terzo. “Quest’anno i partecipanti erano nove, un discreto numero che migliorerà ancora. Rispetto allo scorso anno un passo avanti c’è stato”. E a proposito di passo avanti, l’altra idea è quella di ripresentare sport in notturna e di facilitare la lievitazione della partecipazione anche per il pattinaggio a rotelle, quest’anno programmato verso sera e sull’argine, una scelta che ha richiesto particolare perizia ai partecipanti. L’idea per l’anno prossimo è di riproporre la disciplina, magari con due percorsi, uno per esperti e uno per principianti.
Ultimo dato, tenendo conto della partecipazione della Croce Rossa locale, sta nel fatto che molti presenti, anche senza prendere parte a nessun torneo e a nessuno sport, hanno lasciato un’offerta libera, acquistando magliette o semplicemente aumentando il contributo che ora Amurt destinerà alle sue missioni. “Faremo i conti nei prossimi giorni – spiega Bocchi – ma la cifra dovrebbe essere importante: ora sta alle nostre 23 missioni sparse nel mondo presentare un progetto a sfondo sportivo. Il migliore verrà premiato e, una volta realizzato, pensiamo di andare sul posto ad inaugurarlo e a fare uno stage formativo. Sarebbe bello, ad esempio, realizzare un campo da pallavolo o beach volley e avere qualche testimonial locale che possa partire con noi. Ma è presto, vediamo: le premesse però sono ottimali”.
Giovanni Gardani
© RIPRODUZIONE RISERVATA