Economia

Siccità, il Navarolo
rassicura: “Evitato
temuto calo di 30 cm”

Nella foto una veduta aerea del Navarolo

CASALMAGGIORE – Mentre la siccità perdura ovunque e il livello del Po e dell’Oglio si mantiene sotto la media stagionale, qualche notizia se non positiva quanto meno rassicurante arriva dal Consorzio di Bonifica del Navarolo, che si aspettava il peggio nella settimana che giunge al termine e invece non ha subito particolari problemi.

“Il livello è rimasto stabile e i cali e le crescite dei nostri canali d’irrigazione sono stati nell’ordine di 2-3 centimetri al massimo” spiega Giampietro Lazzari, direttore amministrativo del Consorzio con sede a Casalmaggiore, che però gestisce un bacino idrico che si estende quasi sull’intero comprensorio Oglio Po. Il vero dilemma, casomai, è da considerare sul lungo periodo, valutando anche quali provvedimento prendere e come far fronte a una situazione idrogeologica e climatica, che sta mutando nel tempo. A marzo, a maggio e a metà giugno grandi piogge e un’enormità di acqua piovana riversata sulle campagne e ora un mese di luglio così secco come non si ricordava da tempo.

Anche per questo il Navarolo ha organizzato tavoli regionali, per chiedere che anche dai grandi laghi potesse essere rilasciato un maggiore quantitativo di acqua. “La situazione, per fortuna, non si è aggravata – precisa sempre Lazzari – e siamo riusciti a garantire il nostro scopo, ovvero fornire acqua per le colture dei campi e dare continuità al processo di irrigazione”. Sul cielo, spiega ancora Lazzari, non si può certo fare molto, ma sui cosiddetti fattori umani qualcosa bisognerà pensare. “Sta cambiando il clima e anche il letto del Po ha cambiato livello e in particolare conformazione, di conseguenza sarà più che mai necessario rivedere strutture ed eventualmente anche misurazioni”.

Per ora comunque il pericolo è scampato: nel weekend sono attese precipitazioni, dopo tante settimane di siccità, e quindi il peggio sembra essere alle spalle. L’avere evitato i temuti 30 centimetri di calo non spinge però ad abbassare la guardia. Anche perché il sistema di pompaggio del Navarolo ha in qualche caso aspirato oltre all’acqua anche aria e questo porterà probabilmente ad una manutenzione straordinaria delle pompe una volta terminata la stagione più calda. Qualche lieve danno si registra anche alle turbine degli agricoltori nei vari appezzamenti di terreno: in questo caso ad essere aspirati, oltre all’acqua, sono stati anche argilla e fango. Di conseguenza col tempo una revisione degli strumenti sarà più che mai necessaria.

Giovanni Gardani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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