Ambiente

Fossi sporchi e
inquinamento a lato
delle campagne casalesi

Due scatti emblematici a Quattrocase

CASALMAGGIORE – “Percorso naturalistico degli Arginelli” recita un cartello con la doppia freccia. Per dare un maggior senso bucolico all’indicazione vi sono stilizzati sopra un gabbiano e un piccolo scoiattolo, simboli ecologici senza riserve. Peccato che il cartello sia piantato accanto ad un canale d’acqua che assomiglia al deposito di una discarica.

Il luogo è quello  a fianco della strada che collega Quattrocase a Sabbioneta ma non si differenzia molto da molte altre situazioni del genere sul territorio. Il canale è uno dei tanti da cui i contadini aspirano acqua per dissetare la campagna che sembra prendere fuoco  sotto un sole che spacca le pietre. Con queste temperature da deserto sahariano le coltivazioni rischiano di incenerire se non si ricorresse al continuo uso di impianti idrici indispensabili a spegnere l’arsura dei campi. Se ci si sofferma però ad osservare i fossi da cui molti contadini prelevano l’acqua, c’è da mettersi le mani nei capelli.

Nel tratto immortalato dalle foto lo spettacolo che si delinea è a dir poco mortificante ed è difficile fare l’inventario delle sconcezze che vi si trovano dentro. A pelo dell’acqua, in attesa di passare dall’altra parte, non appena sollevata la sottile paratia in ferro, affiorano le classiche bottiglie di plastica che fanno a gara con quelle di alluminio delle coloratissime lattine di birra e bibite. A pochi centimetri la carcassa di una gazza morta pronta a scivolare dentro assieme alla peluria di quella che era una nutria prima di essere scarnificata probabilmente da un corvo. Per non far mancare nulla, al centro dell’acqua poi galleggiano con altrettanta evidenza diverse borsine della spesa ben annodate in maniera da non farne uscire il contenuto.

Tanta accortezza e delicatezza da parte di chi si libera dei rifiuti di casa viene annullata dalla corrente del canale al momento di trascinare tutto dentro le pompe degli impianti d’irrigazione pronti a sparare tutto quel liquame sulle coltivazioni attorno. La situazione di Quattrocase ovviamente non costituisce un caso unico trattandosi solo di un esempio di quali e quante sono le condizioni dei canali da cui si aspira il liquame per dissetare gli ortaggi e le verdure.

Rosario Pisani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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