Cronaca

Escavatore a fuoco
lungo il cantiere Gronda
C’è l’ombra del dolo

Nella fotogallery gli esiti dell’incendio e la striscia nera sospetta

QUATTROCASE (CASALMAGGIORE) – Un escavatore Komatsu ha iniziato a prendere fuoco attorno alle 12.30 in territorio di Quattrocase, frazione di Casalmaggiore, lungo la Gronda Nord per la quale il comune ha da poco iniziato i lavori di rattoppo affidati alla ditta Aldo Bronzini di Cogozzo (Viadana). Un incendio che non è sfuggito ai tanti automobilisti che all’ora di pranzo, forse di rientro dal lavoro, passano per quella strada e che prontamente hanno avvisato la Polstrada di Casalmaggiore e i Vigili del Fuoco di Viadana. Tuttavia, mentre l’escavatore andava a fuoco, danneggiato ormai irreparabilmente ma per fortuna senza conseguenze per gli operai, che dalle 12 avevano staccato per la pausa pranzo, un dettaglio non è sfuggito: una striscia di bruciato lungo l’asfalto su una via perpendicolare rispetto alla Gronda (peraltro una strada chiusa), non collegata a nessun’altra traccia “nera” (dunque di bruciato) nonostante la vasta espansione dell’incendio. Proprio questo particolare potrebbe essere importante nelle indagini e nel lavoro che ora spetta alla Polstrada.

Si teme per l’incendio doloso e uno degli operai presenti sul posto – di fatto il capo cantiere – ne è anzi convinto: “Secondo me qualcuno ha lanciato una bottiglia incendiaria o qualcosa del genere. L’ha lanciata da lì – spiega l’operaio indicando la striscia nera sull’asfalto – e poi è stato il patatrac”. In effetti la zona dei fili e quella del radiatore, dalla quale l’incendio dovrebbe partire in caso di cortocircuito (prima causa analizzata in queste circostanze), sembra avere preso fuoco solo successivamente, come conseguenza dunque e senza risultare causa dell’incendio. Le fiamme si sarebbero sprigionate, in principio, dall’abitacolo, dopo di che il fuoco ha divorato la portiera e la carrozzeria dal lato sinistro dell’escavatore e, a causa dell’erba secca nei paraggi, anche una distesa di una ventina di metri separata dall’asfalto soltanto dal guard rail.

L’intervento dei Vigili del Fuoco di Viadana ha evitato il peggio, anche perché dietro l’escavatore a fuoco si trovava anche un camioncino della stessa ditta Bronzini, che non è stato per fortuna toccato dal fuoco. La strada, chiusa per circa un’ora, è stata riaperta attorno alle 13.30, lasciando agli operai e al capocantiere molto più di un sospetto: “Questo è stato un dispetto – ripete convinto l’uomo – . Un cortocircuito non ha queste caratteristiche”. E quella striscia nera di bruciato sull’asfalto, divisa dal resto dell’incendio da una decina di metri, sembra avvalorare l’ipotesi del dolo.

Giovanni Gardani

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