Comuni mantovani fuori
da emendamenti sisma
Fava: “Una vergogna”
MILANO/MANTOVA – I comuni mantovani colpiti dal sisma 2012? Sono rimasti fuori dai provvedimenti sugli enti locali, con una limitazione geografica rigida e poco sensata che si ferma all’Emilia Romagna ma non va oltre il confine. Per questo motivo la decisione del governo italiano trova in forte contrasto il viadanese Gianni Fava, assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, che così commenta la bocciatura degli emendamenti al provvedimento sugli enti locali, che prevedevano che la zona franca concessa per l’area colpita dal terremoto in Emilia fosse estesa ai comuni mantovani e veneti colpiti. “L’esclusione dalla zona franca dell’area mantovana e veneta colpita dal terremoto del 2012 ad opera del governo è una bassezza inqualificabile, una ritorsione vergognosa che considera le vittime della Lombardia e del Veneto colpite dal sisma inferiori rispetto a quelle residenti in Emilia-Romagna”. “Mi dispiace molto per i mantovani – prosegue Fava – ma vorrei che si ricordassero che questa azione inqualificabile viene dallo stesso partito di quel parlamentare mantovano che più volte si è eretto a garante dei diritti dei terremotati mantovani e che oggi ha dato prova della sua più totale inconsistenza”.
Due i comuni del comprensorio Oglio Po che subiscono questa novità, inizialmente inseriti nell’elenco dei comuni terremotati, ossia Marcaria e Sabbioneta. Ma vanno indicati, anche se colpiti in modo più marginale e inseriti in elenco in un secondo momento grazie all’art. 67 septies del DL 83/2012 (“ove risulti l’esistenza del nesso causale tra i danni e gli eventi sismici), anche Commessaggio, Dosolo, Pomponesco e la stessa Viadana. Anche Silvana Comaroli, capogruppo in commissione Bilancio della Lega Nord a Palazzo Madama, commenta duramente. “Il governo ritiene i terremotati veneti e mantovani di serie B. Avevamo chiesto, con vari emendamenti al provvedimento sugli enti locali, che la zona franca concessa in modo sacrosanto e su nostra istanza per l’area colpita dal terremoto in Emilia fosse estesa all’intera area del cratere e quindi anche ai comuni mantovani e veneti colpiti. Il governo ci ha risposto picche e ha bocciato i nostri emendamenti. E’ una vergogna, non esistono aree più o meno terremotate. Come lo spiegheranno a quei cittadini ‘sfortunatamente’ non emiliani che nel terremoto hanno perso tutto?”.
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