Cimitero tra diserbo
e raccolta a mano
prima del consiglio
Nella foto la situazione del cimitero di Casalmaggiore martedì mattina e la prima raccolta delle erbacce
CASALMAGGIORE – La questione del cimitero comunale di Casalmaggiore e in particolare delle sue condizioni di degrado, sia per la presenza di erbacce un po’ ovunque sia per il crollo di alcune strutture in particolare nel sottotetto, dopo avere fatto il giro (polemico) di Facebook, approda dunque in consiglio comunale. Lo farà, come noto, mercoledì sera alle ore 21 dopo una interpellanza presentata nelle ultime ore dal gruppo di minoranza Casalmaggiore la Nostra Casa.
Già, ma come è la situazione del camposanto casalese? Siamo andati a verificare martedì mattina. Il diserbo è stato applicato, come noto, una decina di giorni fa: la vegetazione spontanea, ma in molti casi parassita e disturbante, era cresciuta a dismisura in quel periodo, come confermano le foto scattate all’epoca e pubblicate sui social. Adesso la situazione pare leggermente migliorata, anche se certo il cimitero non è attualmente un bijou. Serve tempo, chiaramente, servono giorni e un paio di settimane perché le piante di troppo possano seccare sino alla radice e al seme e non tornare più. E il problema, alla fine, pare arrivare proprio da qui: nelle scorse ore, infatti, sarebbe arrivata la comunicazione di ripulire dalla vegetazione infestante, ormai quasi disseccata, le zone maggiormente invase del cimitero, senza attendere però che il diserbante, rilasciato regolarmente e con la chiusura per un giorno del camposanto, onde evitare intossicazioni, possa terminare la sua azione.
Un modus operandi, quello della raccolta a mano che pone un rischio per l’immediato futuro e che a questo punto poteva anche essere eseguito senza la distribuzione preliminare del diserbo: in questo modo, infatti, ossia anticipando i tempi, la possibilità che le piante infestanti non vengano estirpate alla radici è notevole e dunque il provvedimento rischia di essere, per così dire, solo un palliativo. Nel mentre – piccola nota polemica – in alcuni punti il diserbante è stato distribuito in modo non proprio preciso: e così a seccare sono state anche alcune piante ornamentali sulle tombe di famiglia. Un caso circoscritto a pochissimi esempi, in verità, che però non farà piacere ai proprietari delle stesse lapidi.
Giovanni Gardani
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