Cronaca

Piccoli ambasciatori
di pace ospiti a
Scandolara Ravara

Nella fotogallery, i bimbi Saharawi ospiti a Scandolara Ravara

SCANDOLARA RAVARA – Li chiamano ‘piccoli ambasciatori di pace’, sono figli di una terra separata dal resto della civiltà marocchina ed algerina da un muro, un muro del pianto invalicabile che li costringe a vivere in villaggi profughi, nel deserto del Sahara. Da quattro anni, grazie ad Help for Children di Parma, nel casalasco ci sono comuni che si mettono a disposizione della cooperazione, ospitando per diverse settimane una decina di questi giovani Sahrawi, di età compresa tra i dieci e gli undici anni. Ragazzini che oltre a fare un’esperienza di vita in un paese civilizzato, possono beneficiare di cure mediche e sostegno.

Dopo Motta Baluffi, da quest’anno è Scandolara Ravara ad accogliere per due settimane (la prima è in fase di conclusione) nella propria scuola elementare sei femmine e tre maschi, con una finalità precisa: “Far conoscere il popolo Sahrawi – spiega il sindaco scandolarese Velleda Rivaroli – relegato da anni tra l’Algeria ed il Marocco che ha costruito il muro del pianto di 2700 chilometri. Così sono sorti campi profughi chiusi in una fetta di deserto. Si tratta di un popolo che non riesce ad avere l’autonomia da anni e nemmeno l’Onu si muove in questo senso”. “Unione Municipia sta portando avanti questa iniziativa da quattro anni – prosegue Rivaroli -. Dopo di noi toccherà a Zibello e San Daniele Po, che è stato il primo comune in provincia di Cremona a credere in questo progetto. A Berceto si riuniranno i due gruppi accolti da Help for Children”. La speranza, nel casalasco, “è di avere un’esperienza tutta in provincia di Cremona e sarebbe bellissimo che altri comuni collaborassero con noi per questa iniziativa”.

Trentacinque i volontari che, a vario titolo, stanno rendendo possibile il soggiorno dei piccolo Sahrawi a Scandolara Ravara: “C’è chi si offre di lavare i vestiti – chiosa Rivaroli, ringraziando l’assessore ai Servizi Sociali Silvia Avanzini -, chi di raccogliere denaro, chi di far divertire i bambini nelle numerose attività giornaliere. Si è creato un comitato di persone molto affezionate ai nostri ospiti”.

Simone Arrighi


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