Economia

Quar-K, da Fondazione
e Provincia aiuto a
disoccupati over 45

Nella foto alcuni dei protagonisti della conferenza di presentazione

CREMONA – La Fondazione Comunitaria della provincia di Cremona, nell’ambito della sua decisione di attribuire particolare evidenza al sostegno dei servizi alla persona – in considerazione dell’attuale situazione di protratta crisi socio-occupazionale – ha ritenuto di richiamare l’attenzione dell’intero territorio provinciale sul problema del re-inserimento lavorativo dei disoccupati over 45. Da qui l’idea del progetto Quar-K.

Si tratta infatti, secondo Fondazione Comunitaria, di una questione che ormai ha le caratteristiche di una vera emergenza sociale vista anche l’attuale evoluzione normativa in cui si sommano – agli effetti della crisi – quelli dei diversi interventi del legislatore che stanno esponendo in modo specifico questo gruppo di lavoratori. Il riferimento è, per esempio, al rinvio dell’età pensionabile, alla riduzione temporale della copertura degli ammortizzatori sociali, alla concentrazione degli incentivi sull’occupazione giovanile e, infine, alla insufficiente riforma dei servizi per il lavoro che, come è avvenuto in altri Paesi europei, dovrebbero essere incrementati proprio per favorire, nel più breve tempo possibile, l’inserimento o il re-inserimento dei lavoratori in cerca di occupazione.

“Tutto ciò – spiegano gli organizzatori del progetto – rende estremamente delicata la situazione dei disoccupati più maturi e, per questo, la Fondazione Comunitaria ha ritenuto di mettere a disposizione uno specifico stanziamento richiedendo alla Provincia di Cremona (che già in passato aveva progettato e gestito interventi di Fondazione Cariplo con la Fondazione Comunitaria, la Camera di Commercio e le OO.SS. nell’ambito del re-inserimento lavorativo) di formulare proposte strutturate ed operative di intervento a sostegno di questi lavoratori. La Provincia di Cremona ha prontamente accolto la proposta ed il Settore Lavoro, Formazione e Politiche Sociali  – avvalendosi della puntuale documentazione in suo possesso –  ha approntato un progetto che ha l’obiettivo generale di contrastare le ricadute che la crisi economica e sociale degli ultimi anni ha prodotto sui lavoratori e le lavoratrici over 45”.

Il problema interessa una fetta assai rilevante della popolazione provinciale, come confermano i dati degli iscritti negli elenchi dei Centri per l’Impiego che registrano, per la fascia d’età 45 – 64 anni, un elevato livello di disoccupazione. I dati per quanto concerne Casalmaggiore sono i seguenti.

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L’intervento elaborato è stato approvato nelle sue linee fondamentali dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione lo scorso 25 giugno e si propone i seguenti obiettivi specifici: rimotivare e riattivare coloro che si trovano in una situazione di “scoraggiamento” riguardo alla possibile ripresa della loro carriera lavorativa; valorizzare e ri-orientare le risorse personali acquisite in termini di competenze ed esperienze maturate nel corso della carriera lavorativa; individuare i datori di lavoro che, a livello locale, manifestano interesse nei confronti di questo gruppo di lavoratori; promuovere l’adeguamento delle competenze professionali in stretta relazione con specifici fabbisogni di contesti lavorativi concretamente individuati; promuovere nuove esperienze che favoriscano il reinserimento lavorativo.

Il progetto, la cui durata è di 18 mesi,  prevede un intervento complessivo di circa 420.000 euro di cui circa 260.000 a carico della Fondazione e circa 160.000 come contributo della Provincia in termini di risorse di personale interno dedicato al progetto. Le azioni previste si suddividono in due tipi: interventi finalizzati alla rimotivazione e al ri-orientamento dei lavoratori e interventi, invece, specificamente dedicati al loro re-inserimento lavorativo.

Nel primo gruppo di interventi rientrano l’accoglienza, i colloqui specialistici e i bilanci di competenze attraverso i quali si cerca di rimotivare e ri-orientare i lavoratori forzatamente usciti dal mercato del lavoro. Nel secondo tipo di interventi si propongono ai lavoratori delle work-experience che possono comprendere l’inserimento lavorativo vero e proprio con contratto di lavoro oppure l’effettuazione di tirocini indennizzati con somme superiori a quelle previste dalla normativa e a completo carico del progetto (per ulteriori dettagli sul contenuto del progetto si veda il materiale allegato). “E’ evidente – precisano dalla Fondazione – che azioni di questo genere possono avere successo solo se vi è la collaborazione di tutto il territorio: dalle istituzioni pubbliche alle aziende, dalle associazioni di categoria alle organizzazioni sindacali e al privato sociale. Fondazione Comunitaria e Provincia di Cremona sono, quindi, già impegnate nella ricerca di ogni altra possibile collaborazione che possa garantire la sostenibilità del progetto. L’obiettivo è di ridurre in modo significativo il numero dei disoccupati over 45 in provincia di Cremona privi di ammortizzatori sociali e di specifici percorsi già previsti dalla normativa e che ammonta a circa 2.300 persone”.

Per questo motivo il progetto è stato sottoposto al “Tavolo di governance delle politiche del lavoro” costituito presso la Provincia di Cremona” che si è tenuto nel pomeriggio del 1° luglio e che ha visto la partecipazione dei rappresentati della CCIAA, della Sede Territoriale di Regione Lombardia, dei Comuni di Cremona e Casalmaggiore, delle Associazioni di categoria dei lavoratori e dei datori di lavoro. L’interesse per il progetto è stato unanime ed è stato confermato l’impegno da parte di ciascuno a ricercare le migliori modalità per sostenere e favorire la realizzazione del progetto.

Renzo Rebecchi, presidente della Fondazione Comunitaria a Cremona, si è detto molto soddisfatto. “Quando il Consiglio di Amministrazione – ha spiegato – ha deciso di destinare parte delle rendite derivanti dall’impiego del patrimonio inalienabile della Fondazione ad una iniziativa mirata ad un intervento nell’ambito dei servizi alla persona a fianco delle persone in difficoltà, è stata unanime la scelta in favore dei lavoratori disoccupati di età superiore ai 45 anni. Nel Settore del lavoro, oltre ai giovani, è questo il segmento più delicato che si è manifestato in questi anni di crisi. Lavoratori ancora con un carico di famiglia pesante, con figli in età scolare od all’università, con la disperazione personale di non riuscire a ricollocarsi in un mercato del lavoro sempre più complicato. Il progetto che finanzia la Fondazione Comunitaria, d’intesa con la Provincia, è una sfida che lanciamo al mondo produttivo ed a tutte le forze sociali, convinti che anche così si possa cercare di superare una situazione di stallo manifestando fiducia nella ripresa con uno spirito ispirato ad una vera solidarietà sociale.”

Anche il Presidente della Provincia di Cremona Carlo Vezzini plaude all’iniziativa. “La Provincia ha accolto con particolare favore la sollecitazione della Fondazione Comunitaria a collaborare nella stesura e nella realizzazione del Progetto Quar-K, mettendo a disposizione la struttura e il personale del Settore Lavoro, Formazione e Politiche sociali che comprende i 4 Centri per l’impiego dislocati su tutto il territorio provinciale. L’impegno è dettato dalla consapevolezza che il sistema attuale non prevede particolari tutele e incentivi a sostegno dell’occupazione di questa particolare categoria di lavoratori. Ed è proprio questa la preoccupante lacuna che il progetto intende contribuire a colmare”.

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