Gazzuolo, il primo
Grest con campo
da calcio risistemato
Nella foto i partecipanti al Grest
GAZZUOLO – E’ terminato venerdì il Grest di Belforte e Gazzuolo, sotto la guida del parroco don Marco Tizzi e dei tanti educatori che hanno partecipato. In attesa della preparazione per l’ennesima avventura giovanile presso la Baita Don Bosco in montagna. L’occasione è però valida per sottolineare l’importanza di un’operazione che ha ridato, di fatto, all’oratorio di Gazzuolo, un nuovo campo da calcio, rinnovato totalmente negli ultimi due anni e mezzo, da quando cioè don Marco Tizzi è divenuto parroco, e con gli spogliatoi tornati ad essere… spogliatoi, dopo essere stati adibiti per molto tempo a semplice magazzino. Un gruppo di volontari ha risposto alla proposta del parroco con entusiasmo e dapprima sono stati portati 25 centimetri di terriccio su tutto il terreno da gioco, che è stato così livellato, seminato e curato con attenzione. E’ stata poi sistemato un nuovo impianto di illuminazione, mettendo a disposizione anche le porte da calcio e tutto il necessario per allestire eventuali tornei. Il campo è stato ridisegnato: era da nove giocatori, ora è per squadre da sette elementi ciascuna.
Ma l’opera di sistemazione non si è fermata qui: i volontari hanno infatti ridipinto e sistemato tutte le strutture esterne dell’oratorio, anche se purtroppo Big Snow con la portata di neve ha distrutto il capannone che veniva utilizzato, proprio nei pressi del campo, per conviviali e incontri di vario tipo. Tante persone hanno espresso il plauso e la gioia per avere rivisto in perfetto ordine un campo da gioco che tempo fa aveva aveva ospitato tornei e squadre di valore. Il grazie principale è andato a don Marco perché, nonostante le scarse risorse economiche della parrocchia, ha voluto questo campo da gioco, punto di incontro per ragazzi e giovani della comunità. Per la gestione del campo si sta pensando di interpellare qualche società amatoriale interessata al suo utilizzo, tenendo però presente che tale utilizzo non può essere riservato a tale società in esclusiva, ma va lasciato aperto anche ai ragazzi dell’oratorio.
Giovanni Gardani
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