Listone e la mozione:
“No alleanze, ma
pronti al dialogo”
Nella foto Alessandro Rosa
CASALMAGGIORE – Se qualcuno ha pensato che le dimissioni di Matteo Rossi e Carlo Gardani da consiglieri comunali del Listone potessero cambiare qualcosa a livello di rapporti con l’altra minoranza, quella di centro-sinistra rappresentata da Pierluigi Pasotto, Calogero Tascarella e Francesco Bini, probabilmente ha commesso un errore. O almeno questo precisa il contenuto di un comunicato stampa da parte del Listone, a firma di Alessandro Rosa e Gabriel Fomiatti, che rappresentano l’onda giovane del movimento civico e trasversale, essendo presidente e segretario del gruppo che in consiglio ha portato ora Fabio Chiesa e Maurizio Toscani.
Una precisazione ritenuta doverosa dopo la presentazione di una mozione congiunta, promossa dal Movimento 5 Stelle e firmata anche da Casalmaggiore la Nostra Casa e Listone, appunto, per quanto concerne la situazione della stazione ferroviaria di Casalmaggiore, i cui locali versano da tempo in cattive condizioni. “Ci sembra sbagliato addossare la colpa di un mancato dialogo tra il nostro schieramento e quello di Casalmaggiore la nostra Casa ai soli ex Consiglieri Carlo Sante Gardani e Matteo Rossi, in quanto la vicenda relativa all’allontanamento tra le due forze politiche è molto più complessa, ma soprattutto è indipendente da quali esponenti abbiano ricoperto in passato le relative cariche consiliari e di dirigenza del gruppo. In secondo luogo, ci teniamo a sottolineare come la nostra adesione a questa mozione rappresenti un “continuum” rispetto ad un’operazione già avviata dal nostro gruppo (con una mozione ad hoc discussa in sede del Consiglio Comunale del 13 marzo) che ha come direttive il miglioramento del servizio ferroviario in senso stretto, ovvero la problematica relativa alla linea, nonché l’efficientazione dei locali di cui i cittadini fruiscono”.
Da qui la precisazione politica. “Teniamo a ribadire come il nostro schieramento politico sia civico e trasversale, senza bandiere né schemi politici precostituiti e limitanti. Il Listone, pertanto, non si identifica né con CnC né con le altre forze politiche in gioco sullo scenario casalasco, ferma restando la nostra identità di gruppo apartitico e la nostra propensione ad un dialogo serio e costruttivo, privo di sterili polemiche che spesso sfociano in un dibattito non solo inutile, ma addirittura dannoso per Casalmaggiore e i suoi cittadini”.
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