De Martino attacca
Cavatorta: “Grave
assenza sulla Sanità”
Nella foto De Martino
VIADANA – Anche Roberto De Martino, candidato sindaco di Viadana Democratica, dice la sua riguarda alla paventata riforma della Sanità che tocca da vicino Viadana. “Spostare il Distretto di Viadana con Cremona e riorganizzare il territorio Cremona-Mantova con testa a Cremona in poche parole una partita a scacchi con le pedine sulle caselle verdi della Lega. Non si può accettare la decisione calata dall’alto senza nessun preavviso o consultazione in merito ai contenuti o agli obiettivi specialmente con le modalità con cui si svolge questa vicenda scaturita pubblicamente solo all’indomani dell’esito elettorale”.
La critica di De Martino è rivolta in particolare a Giovanni Cavatorta, neo sindaco, reo di non avere presenziato all’importante riunione di Bozzolo. “Mentre erano presenti molti sindaci della Provincia di Mantova, grande assente è stato il Comune di Viadana. Era un momento per discutere, approfondire e dare voce al territorio su una questione di estremo interesse e delicatezza come quella della organizzazione dell’assetto socio sanitario dei prossimi anni del nostro distretto e della intera area comprendente Cremona e Mantova. Ne esce un documento a firma di quasi tutti i sindaci e sottolineo quasi tutti per evidenziare una spaccatura profonda sul tema importante della salute pubblica. Viadana firmerà? Magari tutto questo rumore non cambierà nulla ma è di certo una occasione persa per compattare il territorio. Da viadanese mi chiedo: come è possibile che il mio Sindaco non partecipi a queste discussioni che vedono una così vasta partecipazione degli altri primi cittadini mantovani per difendere gli interessi dei cittadini di fronte a poteri forti che rispondono a logiche di certo non condivise. Per l’ennesima volta i cittadini mantovani e del distretto di Viadana si trovano altri a decidere per loro senza essere consultati e senza garanzie di mantenimento dell’attuale livello di servizi sul territorio anzi con tutte le incognite possibili di un passaggio a Cremona non preparato e non condiviso ma subìto in modo repentino a seguito di logiche partitiche”.
La critica è in particolare sulle tempistiche. “Notizie di cambiamento apparse il 15 giugno per essere votate dal consiglio regionale il 29 e poi probabilmente tutto finito e deciso! Nessuno ha avuto il tempo di fare proposte, di confrontarsi, di studiare alternative o al contrario apprezzare i miglioramenti se ce ne fossero. Mi chiedo, abbiamo un Sindaco a capo di Viadana o abbiamo un partito e dove è finito il lato civico? Si diceva con vanto di avere un filo diretto in Regione ma, se è questa la premessa, quel filo ce l’abbiamo al collo. Non cambia nulla dicono, intanto se il Distretto si sposta perderemo il prossimo anno 100mila euro di finanziamento Ministeriale per la vita indipendente dei disabili ma è difficile essere informati e sapere come funzionano le cose se non ci si confronta. Per non parlare di tutte le convenzioni e protocolli d’ intesa per l’integrazione dei servizi socio sanitari che vanno ridiscusse con un nuovo soggetto e nuovi interlocutori con i quali si deve ricominciare da capo a tessere la rete costruita in anni di lavoro. E poi ve lo immaginate un abitante delle frazioni nord di Viadana, di Gazzuolo, di Marcaria o Campitello che ha come riferimento l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale a Cremona?”.
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