Sanità, la politica
locale si spacca. Federici:
“Sindaci Pd baluardo”
Nella foto l’incontro di venerdì a Viadana
VIADANA – “Lunedì prossimo come circoli del Partito Democratico dell’Oglio Po ci ritroveremo in sede a Mantova insieme al consigliere regionale Marco Carra e al sindaco di Mantova Mattia Palazzi per fare il punto sul passaggio del Asl di Viadana sotto a Cremona”. Arriva da Nicola Federici, sconfitto al ballottaggio nella corsa alla poltrona di sindaco di Viadana la notizia che rimette al centro dell’attenzione la Sanità locale, a poche ore dall’incontro dei sindaci del comprensorio che evidentemente non ha rassicurato almeno una parte dei presenti.
“Dalla riunione dei sindaci di venerdì sono uscite due chiare linee – spiega Federici – . La linea dei sindaci del territorio Madeo, Baruffaldi, Vincenzi e Torchio che vogliono difendere il territorio e fare in modo che il nostro distretto non venga isolato ancora di più di quanto lo sia già oggi. Pensiamo ad un’assemblea dei sindaci dove i mantovani sono soltanto un decimo dell’intera l’assemblea. E la linea leghista dei sindaci (Viadana, Commessaggio, San Martino dall’Argine e Casalmaggiore) che segue le direttive di Milano dove si prende tempo. Tuttavia risulta chiaro che bisogna mantenere la linea con Casalmaggiore, che a quanto pare, stando a indiscrezioni, davano già per certa questa linea regionale da settimane. Se fosse così perché è stata nascosta? E Marcaria cosa intende fare?”.
La battaglia, dunque, oltre che sui servizi si fa in primis politica. “Come Pd locale e come candidato sindaco di Viadana – insiste Federici – chiedo al nostro sindaco di prendere una posizione chiara, e visto che per tutta la campagna elettorale si è presentato come civico, chiedo che si comporti da civico e non dica sì a qualsiasi imposizione del partito leghista da Milano. Chiediamo che venga convocato un tavolo politico, come avevamo proposto noi in campagna elettorale dove invitare tutte le forze politiche e tutti i candidati sindaci, perché Viadana ha bisogno di unità d’intenti e abbiamo bisogno tutti insieme di difendere il territorio con una linea comune. Non possiamo perdere tempo, dunque conviene che il tavolo sia già convocato la settimana prossima. Cavatorta deve essere il sindaco di tutti e non di una sola parte politica”.
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