Cultura

Antonella Pizzamiglio,
ritorno a Leros
ventisei anni dopo…

Nella foto due scatti originali di “Leros” da parte di Antonella Pizzamiglio

MARTIGNANA DI PO/LEROS (GRECIA) – L’impegno nel sociale di Antonella Pizzamiglio, fotografa professionista, ha visto la sua massima espressione con un reportage realizzato nel 1989 a Leros (Grecia) in quello che è stato definito come il peggior manicomio mai visto al mondo. Quegli scatti-denuncia avrebbero permesso l’intervento della Comunità Europea che finanzierà nel 1990 un progetto che cambierà le sorti di migliaia di persone.

Quando nell’aprile del 2010 Antonella decide di mettere in mostra per la prima volta il reportage “Leros. Anche il nulla ha un nome”, sconvolge il pubblico sia per l’intensità delle immagini che per l’attualità del tema trattato che, in linea più ampia, può essere sintetizzato in una parola: emarginazione. Quando poi nel 2011 Antonella ritorna a Leros, in quei padiglioni ora abbandonati che portavano ancora con sé gli odori, le urla e il terrore di 22 anni prima, trova tanti degli “ospiti” fotografati allora in condizioni più che dignitose, all’interno del nuovo Ospedale psichiatrico costituito da vere e proprie case famiglia. Li fotografa di nuovo e nasce così una nuova sezione della mostra: “Leros oggi”, seguita subito dopo da una terza sezione: “Leros. La vergogna dell’abbandono”. L’abbandono è quello delle strutture che ospitavano gli ospedali psichiatrici che sono state lasciate all’incuria, con all’interno spesso ancora attrezzature e cartelle mediche a sottolineare la vergogna che l’essere umano provava e prova tuttora per quello che accadeva in quegli ambienti.

Ebbene, ora l’Associazione Culturale Italo-Ellenica di Leros ha invitato Antonella Pizzamiglio ad esporre la mostra proprio a Leros, dove quegli scatti furono realizzati. La mostra si terrà dal 19 al 29 giugno presso il KO.I.S.P.E di Leros. Per l’occasione è stato organizzato un convegno di tre giorni al quale parteciperà il professor Franco Rotelli. E’ stata anche realizzata una pubblicazione dal titolo “Leros. Il mio viaggio”, che racchiude il progetto completo delle tre sezioni (a cura di ArteStudioArte). Nel corso della settimana di esposizione, ci sarà spazio per convegni, visite guidate, commemorazioni, altre installazioni e incontri sul tema della psichiatria.

Vanni Raineri

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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